Pochi medici in Pronto Soccorso: a Padova in corsia anche i neolaureati

PADOVA. Adesso servono proprio tutti per garantire l’assistenza in Pronto Soccorso, anche i neolaureati. Per questo, dopo i tentativi di recuperare risorse umane attraverso concorsi, avvisi pubblici, mobilità e l’utilizzo delle graduatorie di altre aziende sanitarie, l’Usl torna sul mercato alla ricerca di medici per l’attività assistenziale di Pronto Soccorso negli ospedali della Provincia.

Un nuovo bando che parte dalla segnalazione del direttore del Dipartimento funzionale delle attività di Pronto Soccorso che ha rilevato «l’estrema necessità di acquisire personale da adibire alle attività di Pronto Soccorso aziendali richiedendo l’indizione urgente di un nuovo bando di procedura comparativa, per il conferimento di incarichi libero professionali a medici in possesso di titoli idonei (specializzazione e attestati specifici), nonché a medici specializzandi, fermo restando l’assolvimento degli obblighi formativi e a medici laureati e abilitati, iscritti all’albo professionale, da adibire a tali attività a supporto delle unità operative in questione».

A fronte della mancanza di medici, con fughe sempre più frequenti verso il privato, si registra anche un incremento degli accessi in Pronto Soccorso, con pazienti che, rimasti senza medico di medicina generale, si rivolgono alla struttura ospedaliera.

Pertanto, per continuare ad assicurare l’erogazione del servizio di Pronto Soccorso e stante la difficoltà di reperire personale di servizio, l’Euganea ricorre quindi al mercato privato per incarichi che prevedono turni di guardia diurni, notturni, festivi e a chiamata, per 12 mesi.

In particolare, i medici in possesso della specializzazione in Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza, specializzazioni equipollenti o affini saranno chiamati a svolgere incarichi di “tipo 1”, ovvero tutte le attività mediche di assistenza dei pazienti nei diversi codici di emergenza, nonché l’effettuazione di turni notturni e di Suem118, con un compenso di 60 euro l’ora, onnicomprensivo per un totale di 720 euro a turno.

Il bando è aperto anche ai medici in possesso dell’attestato di superamento del corso in emergenza sanitaria territoriale (Mest)e dell’attestato di corsi di formazione specifici, nonché a medici ancora iscritti ai corsi di specializzazione che potranno svolgere un incarichi di “tipo 2”, ovvero tutte le attività del Pronto Soccorso, nonché effettuare turni notturni e di Suem 118 «in base alla formazione e alle competenze del candidato, di comune accordo con il direttore di struttura», con un compenso uguale a quello dei colleghi con incarichi di “tipo 1”.

Infine, i medici laureati e abilitati alla professione e iscritti agli ordini professionali potranno svolgere turni di guardia diurni, notturni e festivi per attività ambulatoriali limitatamente ai codici minori, con un compenso di 50 euro l’ora e un totale onnicomprensivo di 600 euro a turno.

In attesa di trovare medici da assumere.