Il questore di Belluno a Fondazione Milano Cortina: «Troviamo i posti letto»
Per il questore di Belluno, Francesco Zerilli, è arrivato il momento di trovare una soluzione alla vicenda riguardante gli alloggi per il personale delle forze dell’ordine che sarà impegnato durante le Olimpiadi.
L’occasione per chiudere la partita forse sarà la prossima settimana, durante il nuovo tavolo di confronto organizzato dalla Prefettura con Fondazione Milano Cortina 2026, Fondazione Cortina ed albergatori. Obiettivo: trovare 1.117 posti letto, dal 27 gennaio al 28 febbraio 2026 e 550 per il periodo dall’1 al 20 marzo 2026. Solo camere d’albergo, almeno così dovrebbe essere, anche se il tempo stringe e i Giochi sono dietro l’angolo.
Ma se non si dovesse trovare una soluzione in tempi brevi con le fondazioni e le strutture ricettive, cosa potrebbe accadere? Sulla questione intervengono il questore Francesco Zerilli e il prefetto Antonello Roccoberton: «Ringrazio per l’attenzione che si sta ponendo sul tema», afferma il questore Francesco Zerilli. «Ora, logicamente, sono in corso delle attività per trovare una soluzione al problema. La questione è stata presa in esame anche dagli organi centrali, è un tema importante, ma non c’è dubbio nel pensare che troveremo il modo di risolvere tutto».
«Non sono in condizione di anticipare quale potrà essere la via da prendere», prosegue il questore. «Perché sono aspetti tecnici che vanno valutati con grande attenzione. Però l’incontro che faremo con tutte le parti coinvolte va proprio in questa direzione, ovvero trovare una soluzione. Difficile dare delle tempistiche, ma tutti gli stakeholders della questione Olimpiadi Milano Cortina 2026 hanno piena consapevolezza sulla assoluta necessità che l’ordine e la sicurezza pubblica di un evento planetario così enormemente importante debba essere svolta e garantita dalle forze di polizia».
«Sulla base di questa consapevolezza», conclude il questore Zerilli, «non ho dubbi che si risolverà la questione. Infatti, non si pone proprio il punto che non sarà trovata una soluzione, è chiaro che siamo noi a dover garantire la sicurezza pubblica. Ogni cosa va sempre affrontata nei tempi giusti, ora è arrivato il momento di portare a casa la soluzione».
Da inizio anno sono già stati pubblicati due bandi per assegnare i posti letto, ma entrambi sono andati deserti. Ad oggi, quindi, tutte le forze di polizia che avranno il compito di garantire la sicurezza per l’intero periodo della manifestazione, non hanno ancora trovato casa.
«A breve ci sarà un incontro in Prefettura, allargato agli albergatori, per fare il punto sulla situazione», afferma il prefetto Roccoberton. «Coinvolgeremo Fondazione Milano Cortina, Fondazione Cortina e faremo il punto della situazione per capire quale sarà la soluzione alloggiativa per le forze dell’ordine. Non credo che per noi il B&b possa essere una soluzione, però si valuteranno ulteriori possibilità. Troveremo sicuramente una soluzione adeguata con Fondazione Milano Cortina 2026».
Sul tema è intervenuto più volte anche Walter De Cassan, presidente provinciale di Federalberghi: «La Fondazione Milano Cortina ci aveva chiesto inizialmente la disponibilità di settemila camere», ha dichiarato De Cassan. «Poi la domanda si è ridotta a quota 5 mila, per due terzi circa a Cortina e dintorni. Siamo riusciti a recuperare tra le 4 e le 5 mila camere, cercando in quasi tutta la provincia, ma anche rivolgendoci alla Val Badia e all’alta Val Pusteria, a Dobbiaco in particolare. Al momento, però, questa disponibilità è vincolata. Solo a fine anno infatti sapremo dalla Fondazione di quante camere hanno bisogno, in base alle prenotazioni ricevute».