La grandezza delle corti europee attraverso le decorazioni in cuoio
MANTOVA. Lavori in corso a palazzo Te, dove sabato aprirà i battenti a mostra “Le pareti delle meraviglie. Corami di corte tra i Gonzaga e l’Europa” a cura di Augusto Morari. Ieri è stata aperta la cassa del pezzo più importante della rassegna, organizzata dalla Fondazione palazzo Te, il “Corame a medaglione con decorazione a motivi floreali e melograno”, noto anche come “Corame Gonzaga”, di manifattura spagnola o italiana della prima metà del XVI secolo, un grande cuoio, di due metri e dieci per due metri, argentato e lavorato a mecca, da una collezione privata. «Da questo speciale ritrovamento è nata l’idea di questa mostra che sarà di nicchia ma che speriamo possa attirare molti visitatori - ha detto il presidente della fondazione, Enrico Voceri - Questo pezzo molto prezioso sarà affiancato dalla ricostruzione di una antica bottega in cui sarà spiegato come questi preziosi arredi, vere opere d’arte, venissero realizzati da stuoli di speciali artigiani».
La grande cassa è stata aperta nell’ala napoleonica della villa giuliesca, dove l’opera sarà collocata nel percorso espositivo. «In questo particolare momento è importante più che mai investire in cultura, strumento per combattere la guerra - ha detto il vice sindaco Giovanni Buvoli - L’amministrazione supporta questa iniziativa in un periodo di così profonda crisi». Il manufatto è stato illustrato dal curatore Morari: «Il raffinatissimo pannello di corami, che imita un velluto di seta dal fondo blu, è composto da numerosi cuoi che presentano un carattere orientaleggiante. Al centro di ogni modulo si nota un frutto maturo di melograno. All’interno delle fasce sono inseriti decori definiti nodo d’amore o della fortuna, antico elemento decorativo proveniente dall’Estremo Oriente».
In questo pezzo compaiono sul verso timbri di forma ovale, inchiostrati, raffiguranti le armi con le quattro aquile e al centro il piccolo stemma dei titoli nobiliari del tempo, segni inequivocabili di appartenenza specifica alla casata Gonzaga nel Cinquecento. La rarità di questi manufatti, dovuta alla facile deperibilità, è esplicata nella mostra, un excursus che consente di visitare palazzo Te con uno sguardo nuovo grazie all’esposizione di una selezione di pezzi in prestito da musei italiani e stranieri e da collezioni private, accanto ad altre opere, stoffe, disegni e documenti. La mostra indaga e riscopre i preziosi apparati decorativi in cuoio che nel Rinascimento adornavano gli ambienti dei palazzi delle più importanti corti, esprimendone la grandezza. Aperta fino al 26 giugno. Info: www.fondazionpalazote.it.