Educazione sessuale a scuola, la Cgil si schiera con gli insegnanti
CERESARA. Progetto di educazione all’affettività ed alla sessualità per chiarire in modo scientifico e adeguato all’età attraverso un psicologo, i dubbi che sorgono negli alunni che in quinta elementare trovano sul libro di testo il capitolo dedicato alla riproduzione umana.
L’iniziativa proposta dai docenti per il prossimo martedì 31 maggio ha registrato l’adesione massiccia delle famiglie (48 su 54), ma anche voci critiche raccolte dall'associazione Pro Vita Famiglia e rilanciate dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso (Lega Salvini) che ha chiesto di sospenderlo. A sostegno della scuola è intervenuta il ministro Elena Bonetti anche a nome del ministro all’Istruzione Bianchi. ra è la volta della Cgil regionale e locale.
«Esprimiamo solidarietà all’Istituto Compresivo di Ceresara, ai docenti, alla dirigente e a tutti i professionisti incaricati, ai genitori, assurdamente coinvolti nell’ennesima distorsione della realtà da una visione ideologica e reazionaria dei rapporti affettivi, sociali e culturali» attacca il segretario generale della Flc scuola Tobia Sertori assieme al segretario mantovano Pasquale Andreozzi. Per la Flc si tratta di una «polemica strumentale e senza fondamento» che ha visto un sottosegretario «lasciarsi andare ad uno scomposto, quanto generico, attacco al limite dell’assurdo, contro la dirigente dell’Istituto, i docenti e le famiglie che liberamente hanno deciso di partecipare al progetto. Noi siamo vicini alla scuola perché difendiamo la libertà di insegnamento . Il progetto è stato condiviso unanimemente dai docenti, liberamente accettato dalle famiglie, ha come obiettivo didattico la consapevolezza di sé, l’importanza dell’affettività, della tolleranza, della condivisione. La FLC CGIL difenderà sempre l’autonomia delle scuole, la progettualità e il lavoro didattico dei docenti, di Ceresara e di tutte le scuole ».
In sede nazionale prosegue intanto il dibattito. Sostegno a Sasso è venuto dal movimento Family Day. «Ringraziamo il sottosegretario al Miur, Rossano Sasso, per il tentativo di fermare il corso di educazione sessuale nelle scuole elementari di Ceresara. Queste iniziative rientrano in una sessualizzazione precoce di bambini di appena 10 anni, che ancora non sono in età sessualmente attiva, né hanno le categorie necessarie per comprendere e recepire criticamente questi temi; esporli a progetti di questo genere rappresenta una forma di violenza sulla loro psiche»,ha detto il leader Massimo Gandolfini.