Allarme nutrie nella Bassa mantovana, gli agricoltori: «Troppi danni»
OSTIGLIA. «Siamo invasi dalle nutrie, danneggiano i raccolti e sono un pericolo per le strade», è il grido di allarme degli agricoltori di Ostiglia, ma il problema coinvolge molti paesi della Bassa. Questo roditore si riproduce molto rapidamente e la sua popolazione è enormemente cresciuta negli ultimi anni, con la pandemia il programma di contenimento è stato allentato e le conseguenze si stanno manifestando nelle ultime due estati. Le nutrie intaccano i raccolti e scavano nel terreno, in particolare in prossimità dei corsi d'acqua dove vivono. Possono creare seri problemi di stabilità alle sponde degli argini dei canali e dei fossi, infatti i loro cunicoli si riempiono d'acqua quando il livello della stessa viene innalzato, ad esempio per consentire l'irrigazione dei campi.
L'acqua si infiltra nel terreno e lo erode, compromettendo la stabilità delle sponde e delle eventuali strade sovrastanti. «Pochi giorni fa ho rischiato di ribaltarmi con il trattore – racconta un agricoltore di Ostiglia – il mezzo si è inclinato pericolosamente quando il terreno sotto le ruote ha ceduto, fortunatamente sono riuscito ad evitare il peggio, ma il trattore si è impantanato. Siamo poi riusciti a sbloccarlo con grande fatica».
Ma la sicurezza non è l'unico problema: «Danneggiano i raccolti, perché sono tantissime. Con le sole gabbie in un mese ne abbiamo prese un numero enorme - raccontano gli agricoltori – molti di noi sono alla disperazione. E molti Comuni, tra cui Ostiglia, hanno anche tolto gli incentivi ai cacciatori per l'abbattimento». Gli agricoltori si riferiscono a quegli incentivi per chi aveva seguito il corso provinciale nell'ambito del programma di eradicazione. «Bisogna fare qualcosa, perché la situazione è molto grave, non possiamo permetterci di vedere compromessa una parte così significativa dei raccolti», concludono gli agricoltori. g.p.