«Illegittima la vendita di 2 lotti» Caristia si rivolge al prefetto
Rossella Canadè
/ CASTIGLIONE DELLE STVIERE
Il Comune mette in vendita due lotti di terreni, che vengono aggiudicati a due ditte locali. Con un dettaglio non da poco, cioè che sono “riferibili” a due persone legate a doppio filo all’amministrazione: un consigliere comunale di maggioranza, Michele Falcone, e Franco Nodari, il presidente dell’Indecast, società in house, cioè controllata dalla stessa amministrazione guidata da Enrico Volpi.
A sollevare la questione con un’interpellanza è stato il consigliere Maurizio Caristia, capogruppo di minoranza, che in due giorni, ha già incassato un risultato. Con una determinazione del responsabile dell’area tecnica del Comune, datata 15 marzo, l’aggiudicazione del lotto di via Staffolo alla ditta Clem srl, per un prezzo offerto di 427mila euro, è stata revocata. Il Comune ha accolto l’obiezione sollevata da Caristia: la società, che ha sede in via Beschi, è di proprietà al 100% della Mellc, «una srl con socio al 100% una persona fisica, che attualmente ricopre la carica di consigliere comunale di questo ente»: Michele Falcone. In base al codice civile, gli amministratori dello Stato, dei comuni, delle province o degli altri enti pubblici non possono essere compratori, nemmeno all’asta pubblica, né direttamente né per interposta persona, rispetto ai beni affidati alla loro cura. Alla Clem verranno restituiti i 21mila 340 euro depositati per partecipare all’asta. «Gli uffici comunali avrebbero dovuto fare una verifica, in entrambi i casi» commenta Caristia.
Se per il caso Falcone l’amministrazione ha corretto immediatamente l’errore palese, riconoscendo l’illegittimità dell’aggiudicazione del lotto 19, «difficile chiamarla svista, dal momento che a Castiglione tutti si conoscono, e a fare la domanda è stato l’amministratore delegato della Clem», precisa Caristia, più complesso il caso della Vera srl, la società con sede in via Marconi, che vede soci alla pari Franco Nodari e la moglie Francesca Verità, con un capitale versato di 22.500 euro ciascuno. Al netto della circostanza inconfutabile che Nodari non è un amministratore pubblico, Caristia rileva lo stretto legame con il Comune di Castiglione: «Nodari è attualmente amministratore unico della società Indecast srl, azienda operante in regime di house providing a totale partecipazione (100% del capitale) del Comune. Se da un punto di vista giuridico e formale Comune e Indecast, risultano entità distinte, di fatto finiscono con il coincidere, essendo la società una articolazione dell’amministrazione pubblica». Tanto che, ricorda, per le aziende in house providing, «a differenza delle società di capitale ordinarie, è salva la giurisdizione della Corte del Conti per il danno erariale causato dagli amministratori e dai dipendenti». Illegittima quindi, secondo Caristia, l’aggiudicazione del lotto di via Rossi alla Vera srl, per la somma di 212mila 630 euro. Per chiarire la questione, ieri mattina Caristia ha avuto un incontro in Prefettura in cui è stato concordato di chiedere un parere definitivo al ministero. «Nel frattempo chiedo al Comune di mettere in stand by l’aggiudicazione del terreno alla Vera di Nodari».