Il Comune di Mantova dichiara guerra agli evasori: recuperati 5 milioni di imposte arretrate

Continua la lotta del Comune agli evasori delle imposte sugli immobili. Anche l’anno scorso, come si legge nella relazione sul conto consuntivo, nella rete di via Roma sono finiti molti cittadini che non pagavano l’Imu oppure ne versavano meno di quanto avrebbero dovuto.

L’anno scorso l’ufficio tributi ha emesso 1.552 avvisi di accertamento Imu per un importo complessivo di 3 milioni 75mila euro e altri 797 avvisi di accertamento Tasi per altri 186mila euro. Somme che i contribuenti non avevano versato soprattutto tra il 2016 e il 2018. Dei 2.349 avvisi, 30 riguardavano imprenditori interessati da procedure concorsuali per un totale di 141.600 euro che l’ente difficilmente incasserà a breve.

Incasso totale

Tra l’attività di accertamento e la riscossione di somme arretrate riferite anche all’anno precedente, nelle casse del Comune sono finiti 4 milioni 857mila euro di Imu non versata, a cui vanno aggiunti poco più di 208mila euro di accertamenti Tasi pregressi e altri 23mila euro di recupero della vecchia imposta comunale sugli immobili, per un totale di 5 milioni 89mila euro. Nel 2021 il numero di evasori stanati era stato pressoché simile, con una differenza sostanziale sulla somma recuperata.

Allora gli avvisi di accertamento per Imu e Tasi non versate furono 2.342 per un incasso di 4 milioni 300mila euro: una cifra inferiore perché era il periodo in cui ancora vigeva la sospensione degli accertamenti a causa della pandemia. L’anno scorso il Comune ha incassato di Imu 22 milioni 892mila euro (compreso l’arretrato), contro i 21 milioni 269mila del 2021, i 21milioni 352mila del 2020 e i 22 milioni 110mila del 2019: naturalmente, i mantovani hanno pagato di più perché a queste cifre va aggiunta la quota che ogni anno spetta allo Stato.

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L’anno scorso è anche iniziata la verifica delle posizioni Imu e Tasi dei cosiddetti enti non commerciali, e cioè le associazioni, gli enti ecclesiastici, gli enti pubblici e le fondazioni, affidata alla società Fraternità sistemi impresa. Questa attività ha portato a recuperare 362.879 euro.

La lotta ai furbetti delle imposte è stata anche l’occasione per invitare i contribuenti a mettersi in regola spontaneamente per evitare l’emissione di avvisi di accertamento. L’ufficio tributi ha esaminato 639 posizioni e consegnati i modelli F24 per il pagamento ottenendo un incasso di 359.1232 euro.

La rateizzazione

L’ufficio ha anche trasmesso all’Ica (per gli importi fino a 20mila euro) e all’Agenzia entrate e riscossioni (per somme oltre i 20mila euro) gli elenchi degli avvisi di accertamento Imu e Tasi emessi nel 2019 per i quali non risultava alcun versamento oppure un versamento parziale. Questo ha portato alla notifica delle ingiunzioni di pagamento e delle cartelle esattoriali per altri 112mila euro di imposta recuperata.

Grazie al nuovo regolamento il Comune ha concesso di rateizzare l’eventuale debito in cinque anni. In un periodo in cui le famiglie sono alle prese con il caro bollette e un’inflazione che galoppa le nuove richieste di dilazionare nel tempo il debito fiscale sono state 130, mentre ad altri 36 contribuenti che prima avevano ottenuto la rateizzazione e improvvisamente hanno smesso di pagare è stato tolto il beneficio.

Perequazione catastale

Sul fronte del contenzioso tributario, nel 2022 sono stati presentati dieci ricorsi, due dei quali si sono estinti, cinque sino stati definiti bonariamente e tre sono finiti davanti alla corte di giustizia tributaria di Mantova. Di quei tre ricorsi, uno ha avuto esito favorevole per il Comune e uno per il privato, mentre per il terzo si sta attenendo il deposito della sentenza.

«Il nostro lavoro di recupero dell’evasione continua – afferma Giovanni Buvoli, vicesindaco e assessore al bilancio – Grazie alla perequazione abbiamo recuperato le imposte di tanti immobili accatastati male e che, quindi, pagavano meno Imu del dovuto. Questo sia per quanto riguarda i capannoni industriali che le case accatastate come popolari e che, invece, grazie a ristrutturazioni, erano salite di classe, anche in centro. Abbiamo visto che la possibilità di pagare a rate è apprezzata e ci consente di recuperare somme che prima avremmo perso».