Mantova presenta un primo conto dei danni da maltempo alla Regione: 64 milioni di euro
Martedì 25 luglio in consiglio regionale l’assessore Romano La Russa aveva stimato i danni da maltempo in Lombardia per 41 milioni. Cifra già ampiamente superata e destinata a crescere. Ad oggi i danni segnalati per il maltempo da parte di 117 amministrazioni hanno già superato i 168 milioni di euro, di cui 77,3 per il comparto pubblico e 91,4 per il comparto privato. Ma mancano ancora le quantificazioni di numerosi comuni, tra i quali la città di Milano e i centri dell'hinterland.
I Comuni hanno sette giorni di tempo per presentare alla Regione la prima stima dei danni subiti sul proprio territorio attraverso la compilazione della scheda sul portale regionale. Ad oggi il territorio provinciale che ha segnalato il numero più consistente di danni, che superano i 64 milioni di euro, è Mantova, sferzata da una violenta grandinata già una settimana fa. Seguono i territori della provincia di Varese con una stima parziale dei danni attestata ad oltre 52 milioni di euro, poi quelli di Brescia con 22 milioni e Como con quasi 13 milioni.
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Ammonterebbero, invece, ad almeno un milione e 600 mila euro i danni causati da vento e grandinate dei giorni scorsi a edifici scolastici, sedi, parco mezzi e ciclabili in gestione alla Provincia di Mantova, ma i sopralluoghi sono ancora in corso. «Nel conteggio – spiega una nota della Provincia – vanno anche inserite le auto di servizio con parabrezza e lunotto frantumati dalla grandine o ammaccate. «Ma la stima – sottolinea il presidente Carlo Bottani – è ancora del tutto provvisoria».
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Gli edifici di proprietà o in gestione alla Provincia danneggiati dalla grandinata del 19 luglio sono tutti a Mantova: sede provinciale di via Don Maraglio, istituto Fermi, corte Bigattera, istituto Mantegna, liceo classico Virgilio, Palazzo Plenipotenziario, Palazzo della Cervetta, Casa del Mantegna, liceo scientifico Belfiore, istituto Bonomi-Mazzolari e succursale ex istituto Vinci.
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Ed ecco i danni, secondo la prima stima sommaria seguita ai sopralluoghi dei tecnici: all’Itis Fermi 600mila euro per la sostituzione di copertura, lucernari, controsoffitti e serramenti; 50mila euro per gli impianti fotovoltaici nella sede della Provincia di via Don Maraglio, di Fermi e Bigattera; 100mila euro per le serre di Corte Bigattera; altri 750mila europer sistemazioni e ripristini (cancello del porto di Valdaro danneggiato dal vento, coperture e 30 lucernari, vetri di finestre e altri danni.
Poi ci sono i mezzi di servizio danneggiati dalla grandine il 19, 20 e 21 luglio: 17 in tutto, di cui 10 con i cristalli rotti. I costi di riparazione si aggirano sui 40mila euro.