L’ex ospedale di Sermide troppo grande per la sola casa di comunità
Si è riunita la commissione salute a Sermide per discutere delle prospettive per la Casa della Comunità che verrà realizzata a Sermide nel complesso dell'ex ospedale. «L'obiettivo è quello di implementare i servizi per evitare alle persone, quanto più possibile gli spostamenti, ovviamente questo obiettivo deve fare i conti con le risorse di personale – dice il direttore generale dell'Azienda socio sanitaria territoriale Mara Azzi – ora il tema è quello di capire cosa fare in questo complesso che è estremamente sovradimensionato, rispetto alla Casa della Comunità». Asst aveva aperto un bando per occupare i due piani che rimarrebbero liberi, per quanto riguarda uno dei due piani si è dimostrata interessata la attigua casa di riposo Solaris. Per l'altro piano era stato aperto un bando rivolto a privati per inserirvi attività socio sanitarie. Al momento il piano rialzato sarà occupato dalla Casa della Comunità, il primo piano dalla Solaris, il secondo da ambulatori, mentre il terzo sarebbe attualmente vuoto. Lo scopo dell'incontro è proprio quello di capire quali progetti si possono mettere in campo. Un primo incontro si era svolto il 19 di luglio, alla fine del quale la Azzi aveva proposto di aggiornarsi. La Azzi spiega che sono stati già fatti dei sopralluoghi con un operatore privato, allo scopo di valutare eventuali modifiche progettuali che possano essere funzionali sia alla struttura sanitaria, sia ai privati, sia alla Solaris. «Siamo disponibili ad aprire nuovi bandi in futuro, se ci saranno le condizioni, ovvero l'interessamento di privati – spiega Azzi – ma nel frattempo noi dobbiamo procedere per non perdere i finanziamenti del Pnrr». La Azzi ha dato poi i tempi dettati dalla normativa per avere i finanziamenti. Entro il 30 settembre occorre affidare i lavori, la Azzi ha spiegato che la ditta è già stata individuata. L'esecutivo verrà redatto entro il 15 novembre dall'impresa, passerà poi il vaglio e la validazione di Asst, che dovrà avvenire entro il 30 di dicembre. I lavori dovranno partire entro il 30 gennaio del prossimo anno, per concludersi entro il 30 di settembre 2025. Per concludere collaudi e procedure burocratiche entro il marzo 2026.