Il Pd si spacca a Ostiglia: Bonventi ritira la candidatura
Il Pd, partito di maggioranza relativa ad Ostiglia, dopo un lungo travaglio interno, si spacca. La tensione che covava da mesi fra l’ala vicina alla maggioranza uscente guidata dal sindaco Valerio Primavori, iscritto al partito, che era prevalsa di poco al congresso di sezione e quella che invece era critica sulla gestione Primavori è uscita allo scoperto.
A far catalizzare il tutto il tema della candidatura alle prossime amministrative, che era stata affrontata negli scorsi direttivi.
A inizi novembre vi era stata la disponibilità di un iscritto, Luca Bonventi, vicino all’ala dell’ex segretario Paola Merighi, a candidarsi per rompere lo stallo che da mesi fermava il partito.
Bonventi avrebbe espresso la propria disponibilità direttamente al segretario Alberto Ventura chiedendogli di portare la questione al direttivo ed all’assemblea degli iscritti.
Ventura aveva però preso tempo e nel direttivo del 27 novembre, lanciato invece l’idea di una candidatura esterna alle diatribe locali, individuando come figura “super partes” l’ex sindaco di Borgofranco sul Po, Maria Elena Gabrielli, di famiglia e di solide radici ostigliesi e liquidando, di fatto, la disponibilità dello stesso Bonventi.
A quel punto la situazione si è fatta ancora più tesa. Undici iscritti, su meno di una trentina in tutto, hanno chiesto con una lettera a Ventura di convocare gli iscritti entro metà dicembre per discutere delle candidature. A questa lettera, lamentano ora i proponenti, non sarebbe stata data alcuna risposta, «perdendo così l’occasione di un dialogo interno, democratico, su un momento così importante per la vita del partito».
I firmatari della richiesta di convocazione degli iscritti, oltre a criticare il silenzio del segretario, hanno parlato di «incontri privati e personali del segretario» e di «programma mai condiviso dagli organi democratici del circolo». Da qui la decisione di inviare una lettera a tutti gli iscritti sulla «mancata democrazia interna» e per tre esponenti, Paola Merighi, Luca Bonventi e Alberto Bisi, anche le dimissioni dal direttivo. Bonventi, infine, ha fatto decadere la propria disponibilità. Si allontana dunque una riconciliazione interna dopo la spaccatura.