Rsa Sartirana, 20 morti Covid in un mese
SARTIRANA. Venti morti Covid in un mese nelle due case di riposo di Sartirana: Adelina Nigra (comunale) e Pio Istituto Buzzoni Nigra (guidato dalla parrocchia e con una partecipazione fissa nel direttivo degli Asburgo). Tutti ospiti anziani, diversi ultra 90enni, che non hanno retto il peso della malattia. Il virus si è avventato su di loro, che presentavano condizioni fisiche spesso già compromesse.
Oltre 100 contagiati
Questo è il bilancio di un mese di contagi a catena, importati presumibilmente dall’esterno grazie a qualche operatore. Una falcidie se si pensa che alla Adelina Nigra gli ospiti positivi sono stati 40 su 75 e gli operatori 25 su 50. Mentre al Pio Buzzoni Nigra tutti i 48 ospiti sono stati aggrediti dal virus e pure una 20ina di operatori.
Una situazione che rispecchia il trend preoccupante che dal novembre scorso ha investito l’intera provincia di Pavia. Basti pensare che solamente dal 10 al 18 dicembre si sono registrati 100 morti per Covid, dato che aveva portato a 477 le vittime della seconda ondata pandemica. Perché se novembre era stato un mese nero, dicembre lo ha battuto. Se in tutto il mese di novembre i morti erano stati 220, nei primi diciassette giorni di dicembre quella soglia era già stata quasi superata, visto che i decessi registrati nelle prime due settimane erano 210.
Un dato che aveva aperto le porte a un bilancio ancora più pesante: dall’inizio della pandemia, quindi dal febbraio scorso, i pavesi che non sono sopravvissuti al Covid erano saliti a 1.802, in pratica quasi 8 pavesi ogni cento malati da inizio pandemia non ce l’avevano fatta. A testimonianza del fatto che sul territorio pavese i morti a causa del Covid-19 avevano inciso, e tuttora incidono, più che in altre regioni italiane, c’era, appunto, il bilancio dei primi 17 giorni di dicembre a fare da riferimento: i 210 decessi registrati in quel periodo, rapportati ai 59 degli ultimi 17 giorni di novembre, dopo i 35 di ottobre, avevano quasi quadruplicato il dato.
Focolai killer
La testimonianza del fatto che quelli scoppiati nelle case di riposo Nigra di Sartirana sono focolai killer, viene dallo stesso presidente dell’Adelina Nigra, Claudio Pirrone. «Purtroppo dal 30 dicembre scorso, giorno in cui abbiamo riscontrato il primo positivo, è stato un concatenarsi di contagi – dice Pirrone –. Abbiamo fatto di tutto per contenerli, ma il virus corre troppo veloce».
Tutti i positivi sono stati sottoposti a tampone e monitorati costantemente. I decessi, avvenuti in entrambe le strutture, hanno riguardato soprattutto ospiti molto anziani, che sin dall’inizio sono stati isolati in reparti poi via via divenuti interamente Covid. Ora alla Adelina Nigra sono rimaste circa 15 persone positive. «Ma si tratta di contagi a bassa carica», precisa Pirrone, che giusto martedì scorso ha ordinato nuovi tamponi su tutti gli ospiti interessati. E man mano che gli anziani guariscono vengono spostati nei nuovi reparti Covid free. Intanto, i vertici delle strutture hanno messo in programma un secondo giro di tamponi, e se possibile anche un siero test che, se accerterà un basso livello di anticorpi Covid nei guariti, potrebbe essere seguito dalle vaccinazioni. Le due strutture attendono con ansia questo passaggio per chiudere definitivamente il capitolo contagi. —