I figli dell’assessore con le t-shirt elettorali: bufera su Callegaro
CAMPOLONGO. Luca Callegaro, assessore uscente alla sicurezza del centrodestra a Campolongo, pubblica sui social l’immagine dei due figli piccoli con una maglietta che invita a votare per il loro papà alle elezioni comunali. E scoppia la polemica in piena campagna elettorale.
Il consigliere uscente del Pd Stefano Molena va all’attacco: è deciso a segnalare l’episodio al Garante dei minori e parla di stumentalizzazione dei minori a fini elettorali.
«Provo vergogna e imbarazzo per l’uso strumentale in campagna elettorale a mezzo social network dei figli minorenni del candidato Consigliere comunale e attuale referente della Lega comunale, Luca Callegaro», denuncia Molena, candidato consigliere per la lista “Campolongo Migliore” e segretario Pd.
«Non intendo entrare nella sfera personale e familiare del candidato referente della Lega, ma trovo degradante e al limite della decenza l’esposizione nel web di due figli molto piccoli, utilizzati nell’agone della campagna elettorale per pubblicizzare il padre con un invito esplicito stampato sulle t-shirt. In paese sta montando un forte senso d’indignazione nei confronti di questo modo irresponsabile di farsi pubblicità».
Molena non si ferma a questo a pochi giorni dal voto. «Esiste la legge a tutela dei diritti dei minori- sottolinea - e proprio in difesa dei minori a non essere strumentalizzati, auspico un intervento da parte del Garante regionale dei diritti della persona del Veneto. Tutti gli adulti sono stati prima di tutto bambini. Ma pochi di loro se lo ricordano».
Non è la prima volta che Callegaro e Molena si scontrano politicamente. Un botta e risposta con l’amministrazione uscente che Molena ha alimentato spesso per tutti i 5 anni di mandato. Molena sostiene la candidata sindaca Elena Casalicchio, l'ex farmacista del paese che corre per la lista “Campolongo Migliore” .
«Se questo è il livello del confronto politico – ribatte l’assessore Callegaro – che vuole portare avanti il centrosinistra, sono davvero messi male. E Molena è l'emblema di tutto ciò. Quello che è stato postato era niente più che un gioco in comune accordo con la mia compagna, la mamma dei miei figli. Siccome in questo periodo sono fuori spesso di casa la sera per seguire la campagna elettorale, con lei si è ideato una specie di gioco dove il loro papà deve arrivare primo e i bambini fanno parte di una famiglia unita, di una squadra. Le foto dei piccoli poi non erano postate sul profilo pubblico, ma visibili ad una cerchia ristretta anche se numerosa».