Pediatra in pensione a San Michele, proteste per la riorganizzazione
Si alternano cattive e buone notizie nella Sanità portogruarese. Giovedì 29 febbraio ultimo giorno di servizio, nell’ambulatorio di piazza Galasso a San Michele, per il pediatra Michele Pulella: l’intero territorio di San Michele è scoperto e non mancano le proteste. Invece è garantita continuità nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Portogruaro, grazie alla nomina del nuovo primario: Salvatore Bonura.
Michele Pulella lascia perché va in pensione. Per dare continuità al servizio, vari pediatri operativi nell’ambito territoriale numero 2, che include i comuni di Annone Veneto, Caorle, Concordia Sagittaria, Portogruaro, San Michele al Tagliamento e San Stino di Livenza, hanno dato la disponibilità ad accogliere i “suoi” piccoli assistiti e pertanto da venerdì 1° marzo, questi verranno assegnati d’ufficio ai pediatri già presenti nel Portogruarese sino all’arrivo di un nuovo medico a San Michele al Tagliamento.
Qualora i genitori dei bambini, per particolari esigenze o per ricongiungimento familiare, intendano scegliere un pediatra diverso da quello assegnato, possono liberamente farlo. C’è però chi non gradisce spostarsi fuori paese.
Intanto Oncologia a Portogruaro introduce il nuovo direttore di reparto. Salvatore Bonura si è laureato all’università degli studi di Catania nel 1994 con il massimo dei voti e poi ha ottenuto la specializzazione in oncologia all’università di Udine. Sul fronte professionale ha sempre svolto l’attività in Friuli, nell’Azienda Bassa – Isontina e poi in Friuli centrale dove, nel 2022, ha ricevuto l’incarico di direttore dell’unità complessa oncologia a Latisana e Palmanova.
Il dottor Bonura vanta inoltre un master manageriale OMFT (Ocology Managment Fast Track - percorso formativo per giovani talenti del settore oncologico) all’Università Bocconi di Milano. «Come primo obiettivo intendo incrementare i “Percorsi Oncologici Multidisciplinari”, sia coinvolgendo i diversi professionisti dell’Azienda e sia implementando la rete di integrazione e i collegamenti con l’esterno, come la Rete Oncologica Veneta, l’Istituto Oncologico Veneto, Centro HUB di riferimento. Questo – spiega il neo-primario Bonura - permetterà di seguire di più il paziente. Le terapie oncologiche sono divenute più efficaci».