L’Onu dona 250.000 mascherine a New York. De Blasio: “Siamo in guerra contro il coronavirus”
La Grande Mela sta combattendo una delle battaglie più dure. Nelle ultime 24 ore sono morte 253 persone
NEW YORK. «New York è in guerra». Il sindaco Bill De Blasio è lapidario nel definire la crisi sanitaria con cui la Grande Mela è alla prese in seguito alla pandemia di coronavirus. «Una guerra che combattiamo tutti assieme comprese le Nazioni Unite che sono un cittadino di New York», prosegue nel corso della cerimonia di consegna di 250 mila mascherine protettive donate dall’Onu alla città.
L’appuntamento è sulla 48esima Avenue a ridosso dell’East river, sotto la sopraelevata Fdr Drive, la tangenziale est dell’isola di Manhattan. E’ lì, nei bunker del Palazzo di Vetro, che avviene la consegna delle mascherine annunciata poco prima dal segretario generale, Antonio Guterres. «Sono lieto di annunciare con l'ambasciatrice Usa Kelly Craft la donazione di 250.000 mascherine protettive che si trovano nei negozi delle Nazioni Unite a New York», dice il numero uno dell’Onu. «Saranno date ai professionisti medici della Grande Mela che lavorano instancabilmente con coraggio e altruismo in risposta alla diffusione del coronavirus - prosegue - nella speranza che giochino un piccolo ruolo nel salvare vite umane».
«Parliamo con una sola voce per esprimere il nostro sostegno a questa grande città - chiosa Guterres - New York non è la nostra casa e il quartier generale delle Nazioni Unite, ma non solo. È una vibrante capitale internazionale attraverso la quale il mondo comunica, dibatte e prospera». «A nome della comunità Onu e del corpo diplomatico, speriamo sinceramente che questa modesta donazione faccia una differenza», dice il segretario generale, sottolineando che il personale delle Nazioni Unite e della missione americana sta collaborando con l'ufficio del sindaco di New York per garantire la consegna rapida delle mascherine alle strutture mediche della città.
E De Blasio dedica un ringraziamento particolare a Kelly Craft, rappresentante permanente degli Stati Uniti al Palazzo di Vetro. «Con lei e il segretario Guterres abbiamo messo su una grandissima squadra». Il sindaco spiega che questa donazione, come tante altre, è la cosa di cui abbiamo più bisogno in un momento come quello che sta attraversando la città dove il bilancio dei morti per il Covid-19 è salito a 1.218, con un aumento di 253 vittime nelle ultime 24 ore. «Mascherine e materiale medico per garantire a chi combatte in prima linea, al personale medico e first responder, a cui va un grazie particolare, di avere gli strumenti per la loro battaglia quotidiana. Questo è un momento straordinario per la città di New York, serve uno sforzo continuo per fare in modo che le forniture arrivino senza sosta, ogni donazione è una benedizione».