Raffica di patenti false, a Oderzo polizia Locale in allerta: sospetti su stamperia

Nella città di Oderzo scatta l’allarme per le patenti false. Sono in tutto cinque i possessori che sono stati denunciati nell’ultima settimana sulle strade della città capoluogo del mandamento.

Lo comunica la Polizia locale.

Dopo i primi due automobilisti denunciati, a metà settimana altre tre persone sono finite nel mirino degli agenti cittadini, che si stanno specializzando in questo genere di contraffazione. Fra gli automobilisti denunciati nei giorni scorsi risulta anche una donna, che circolava con una fantomatica patente polacca. La licenza di guida contraffatta di primo acchito si presentava come una comune patente europea. Tuttavia alcuni dettagli sospetti non sono sfuggiti all’occhio esperto degli agenti che sempre più spesso si trovano ad esaminare falsi ben confezionati. L’ operazione in questione segue di pochi giorni la precedente, nella quale i conducenti sono stati traditi da una patente francese. Tutte le persone trovate in possesso di patenti false erano di nazionalità straniera.

Si definisce «preoccupato» il comandante della Polizia locale della città di Oderzo Andrea Marchesin, per la frequenza con cui ultimamente si verificano questi episodi. «Nell’ultimo anno abbiamo notato il ricorso facile alle patenti false, che sono pezzi di plastica abbastanza simili all’originale. Riusciamo a distinguerle per la consistenza e per il materiale – spiega il comandante Marchesin – in zona sta diventando una tendenza diffusa».

A preoccupare è il tema sicurezza: chi non possiede un documento che attesta l’idoneità alla guida di un veicolo diventa un pericolo per sé stesso e per gli altri. Il sospetto degli agenti della Polizia locale è che in zona ci sia una stampante 3D impiegata per falsificare le licenze di guida. Una presenza non facile da individuare.

Per questo le patenti individuate vengono conservate e possono essere utili a un confronto con altri comandi che recuperano simili permessi di guida contraffatti.

«Senza dubbio una banda di falsari fa capo a un’organizzazione criminale che trae profitto da questa situazione – conclude Marchesin – noi ci stiamo specializzando nel riconoscere le patenti false di vari Paesi europei, ed è un punto a nostro favore, ma nel contempo le indagini continuano proprio per scoprire dove si nascondono questi furfanti».