Sorrisi ed entusiasmo, il primo giorno di Broni. Coach Diamanti: il campo dirà quanto valiamo

BRONI. Sorrisi, voglia di conoscersi: il raduno della Logiman Broni, neopromossa nella serie A1 femminile, è stato il classico primo giorno di scuola. Da una parte la curiosità dei tifosi, accorsi numerosi al PalaBrera per vedere da vicino le nuove giocatrici, dopo la rivoluzione del mercato estivo; dall’altra la saggezza e l’esperienza di coach Mirco Diamanti, il principale artefice della promozione nella massima divisione nazionale, che rimane con i piedi a terra e predica, sin dall’inizio, lavoro ed abnegazione per arrivare il più pronti possibile all’appuntamento col campionato: dopo il riposo alla prima giornata (A1 a 11 squadre), Broni sarà in campo il 12 ottobre a Battipaglia.

In questi giorni agli allenamenti prende parte il gruppo delle italiane, mentre le tre straniere si uniranno a breve alle nuove compagne: la playmaker olandese Laura Cornelius lunedì 25 agosto e le due americane – il centro Jillian Archer e la guardia Madison Hayes – il primo settembre.

Salto di qualità

«Abbiamo fatto un salto di qualità inaspettato nel campionato di A2 .– spiega il 70enne tecnico di Carrara, che ha riportato Broni nell’Olimpo del basket femminile dopo tre anni di "purgatorio" nella seconda serie– Ho allenato solamente Crippa in passato, qualche ragazza è nuova per la categoria, perché non ha mai giocato in serie A1. Altre la conoscono, le straniere arriveranno a breve. Cornelius è una giocatrice di affidamento, di esperienza. Credo che non avrà nessun tipo di problemi di adattabilità al campionato italiano, al lavoro. La situazione è un po’ diversa per le due americane, che arriveranno in un ambiente completamente diverso, di lingua, di cultura, di abitudini. Ma il tempo per lavorare sicuramente c’è. Noi avremo una settimana in più perché la prima giornata non giochiamo. Dico sempre che le situazioni si dovranno poi vedere strada facendo. Se dovessimo avere qualche problema questa settimana in più potrebbe essere utile, ma potrebbe non servire se va tutto liscio. Ne prendiamo atto e vedremo giorno per giorno, sperando che il lavoro possa procedere con più linearità possibile».

Le prime idee

Il coach ha le idee chiare sulla squadra: «Credo che sia equilibrata. Quello che vedremo sarà una scoperta per me e le ragazze. Magari tra un po' di tempo saprò qualcosa di più preciso». La capitana sarà scelta dalle ragazze: «Sono tutte nuove, quindi è giusto che la capitana sia scelta dalle compagne, quindi possa veramente avere un ruolo non solo di rappresentanza ma attivo all’interno del gruppo». Un campionato spezzato in più tronconi, con Schio e Venezia davanti a tutte, poi Campobasso, Derthona, San Martino e Geas, quindi Broni, Battipaglia, Sassari, Roseto e Brixia: «Mi sembra che in A1 ci sia poco da scoprire. Mi sembra talmente ancora troppo lontana la prima partita che sto usando, come dire, frasi fatte, che non mi piacciono, però giocheremo e vedremo strada facendo come arriviamo, come facciamo, come riusciamo ad evolvere».

Il sindaco Antonio Riviezzi ha portato il suo saluto allo staff e alle ragazze, dicendosi orgoglioso della squadra che porta il nome di Broni in tutta Italia. —

FRANCO SCABROSETTI