Locana, al Vernetti si sperimenta continuità ospedale-territorio
LOCANA
Un progetto di sperimentazione per la continuità assistenziale ospedale-territorio, alla Rsa Vernetti di Locana. È stato presentato venerdì scorso, nell’ambito di un convegno al salone della Rsa Vernetti dal titolo “Il sostegno e la cura delle persone nelle fasi avanzate del ciclo della vita. Aspetti gestionali, tecnici e sanitari”. L’iniziativa era promossa dalla stessa Rsa insieme con Asl/To4 e Consorzio Ciss 38. Il progetto prende gambe con una convenzione sottoscritta quel giorno dal direttore generale Asl/To4, Luigi Vercellino, e del sindaco di Locana, Mauro Peruzzo Cornetto. Il punto è, in un territorio che vede una forte percentuale di anziani (il 26% dei residenti in Asl/To4 ha più di 65 anni) molti soli e con patologie croniche, costruire progetti e servizi di sanità territoriale che propongano soluzioni considerate intermedie dal momento della fase di acuzie della malattia a quella delle dimissioni. In questo modo, si punta a prevenire ricoveri ospedalieri impropri e supportare dimissioni protette con l’obiettivo di ridurre i rischi di declino funzionale tipici delle ospedalizzazioni prolungate. I pazienti per le cure intermedie sono - in sostanza - quelli definibili a bassa intensità di cura, ma che necessitano ancora di monitoraggio e di assistenza in riferimento alla complessità clinica ancora esistente. Per spiegare: la persona che fruisce di cure intermedie è ancora in situazione di malattia, ma è una malattia tanto grave da dover protrarre il ricovero ospedaliero e non sufficientemente stabilizzato per rientrare al proprio domicilio. Le persone che potrebbero beneficiare di cure intermedie sono quelle con patologia cronica con elevata instabilità che vivono in casa; sono prevalentemente anziani che hanno subito pesantemente gli effetti dovuti alla fase acuta della malattia gestita in ospedale e anche persone che, ad esempio, hanno bisogno di terapie di supporto o di un periodo di addestramento per l’utilizzo di presidi prima di rientrare nella propria abitazione. E c’è spazio per immaginare ulteriori possibilità anche legate al cohousing, per combinare spazi privati (appartamenti) con spazi e servizi comuni (cucina, lavanderia, sale ricreative), un modello che potrebbe funzionare nelle aree montane, come illustrato da Patrizia Milazzotto, coordinatrice dei distretti Asl/To4.
Vercellino ha proposto di intitolare il progetto a Lorenzo Ardissone, scomparo a novembre del 2022, già direttore generale dell’Asl/To4 che proprio in questa veste ideò un’iniziativa sperimentale di questo tipo al Vernetti di Locana, struttura della quale era stato in passato presidente, così come lo stesso Vercellino. Il convegno ha poi approfondito alcuni aspetti tecnico scientifici sulla qualità dei servizi, privacy e protezione dati, modelli assistenziali e governance e integrazione socio sanitaria.
L’amministrazione comunale di Locana ha consegnato due pergamene a Salvatore di Gioia, in Asl/To4 responsabile Struttura complessa governo clinico e qualità (ora direttore sanitario azienda ospedaliero universitaria San Luigi) e Clara Occhiena, dirigente professioni infermieristiche, per aver aperto, durante la pandemia, un centro tampone e un centro vaccini a Locana «servizi fondamentali che hanno rappresentato un presidio di sicurezza e vicinanza alla comunità».