Udine, le chiavi del Contarena tornano al Comune: ora si attende la gara

Il Contarena sta per tornare nella piena disponibilità del Comune, ma a riaprire lo storico caffè sarà il prossimo sindaco, dopo il voto del 2 e 3 aprile.

Il tribunale, dopo aver avviato la liquidazione giudiziale della Spritz time, a fine novembre dello scorso anno ha disposto la chiusura dell’attività e, dopo aver accertato lo stato passivo, il curatore Francesco Zani ha deciso di restituire l’immobile.

Sarà quindi il Comune a individuare il prossimo gestore.

E, a meno che non si opti per una gestione ponte finalizzata a riaprire prima possibile il locale (ma in quel caso dovrebbe essere Palazzo D’Aronco a farsi carico della ristrutturazione), bisognerà attendere il vincitore del bando per l’affidamento come prevede il nuovo regolamento da poco approvato dal consiglio comunale.

«L’affidamento sarà sicuramente fatto tramite gara - spiega l’assessore al Patrimonio, Francesca Laudicina -. Tra gli uffici abbiamo già istituito una task force che coinvolge i settori, contratto, patrimonio, bilancio e avvocatura per fare tutte le valutazioni del caso insieme alla segretaria generale Francesca Finco».

La volontà è quella di procedere prima possibile con la pubblicazione del bando per consentire agli udinesi di usufruire nuovamente del locale simbolo della città.

Il regolamento approvato lo scorso mese definisce le modalità di rilascio delle concessioni e locazioni di beni destinati a finalità commerciali, di pubblica utilità, servizi pubblici e sedi associative.

«Si tratta di un passo importante che – afferma Laudicina - rafforza la nostra azione nel garantire l’interesse pubblico, valorizzando il patrimonio in maniera stabile e trasparente.

Un regolamento formulato in modo tale da non creare ostacoli per le imprese e per le organizzazioni che intendono fruire delle concessioni e Locazioni, efficace ed adeguato alle esigenze della nostra Comunità. Il regolamento, che fino ad ora non c’era, disciplina compiutamente procedure in parte già esistenti, e previste, di locazione/concessione del patrimonio immobiliare comunale e risponde alla necessità amministrativa di armonizzazione e semplificazione delle stesse procedure, ma in primis alla necessità di trasparenza e di equità nei confronti dei cittadini». Regole più chiare per tutti, insomma.

Composto da 25 articoli, stabilisce le modalità di individuazione dei soggetti assegnatari, la durata delle concessioni (fissata ora in 9 anni per quelle commerciali e 5 per le altre), la determinazione dei canoni, i lavori di manutenzione, le concessioni temporanee nonché contiene la disciplina dei rapporti in corso.

È per esempio previsto che il tempo di pubblicazione dell’avviso di assegnazione delle concessioni commerciali sia di 30 giorni e sono stati individuati due criteri di selezione dell’offerta alternativi, in base al solo elemento economico o in base alla componente economica e tecnica. A stabilire il canone invece sarà l’Agenzia delle Entrate.

«La scelta del concessionario deve avvenire attraverso procedure concorsuali aperte al mercato sottolinea l’assessore -. L’articolo 11 del regolamento ha però riconosciuto un possibile diritto di prelazione al concessionario uscente potendo quest’ultimo, all’esito dell’aggiudicazione provvisoria, presentare un’offerta economica superiore alla migliore offerta presentata in sede di gara.

Si tratta di una clausola ritenuta conforme ai principi generali posti a favore della concorrenza, ma anche di esigenze di proporzionalità ed adeguatezza dell’azione amministrativa».