Fedriga incassa gli elogi di Sbarra (Cisl): «Riferimento sociale per un dialogo serio»
foto da Quotidiani locali
TRIESTE «Massimiliano Fedriga, un valido e solido riferimento sociale in Fvg per serietà, qualità e disponibilità». In questa regione si dialoga e ci si confronta, ribadisce il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra; tutt’altro clima invece - annota - con il governo nazionale guidato da Giorgia Meloni, che pur con la stessa coloritura politica, non ha mostrato alcuna disponibilità a discutere e confrontarsi su diversi temi con i sindacati, uno fra tutti la riforma fiscale: «Il governo non se la può cavare con un’informativa parziale e generica a poche ore dal Consiglio dei ministri, la Cisl vuole un confronto sul merito».
E più che un confronto, il faccia a faccia di martedì in Camera di commercio a Trieste tra Sbarra e il governatore uscente Fedriga, ricandidato, è stato un “incontro” all’unisono su diversi temi, priorità del sindacato ma anche di Fedriga che non ne ha fatto mistero: «Quando ero alla guida della Commissione Lavoro alla Camera, dove ho lavorato per 10 anni - ha detto con una battuta - ho condiviso molte proposte della Cisl».
Nessuno scontro, nemmeno la minima scintilla. Anzi, condivisione di alcuni percorsi, uno su tutti (il tema lo ha messo sul tavolo nell’introduzione il segretario della Cisl Fvg Alberto Monticco) quello della contrattazione di secondo livello su cui la Cisl punta per migliorare le condizioni economiche e di lavoro, e sulla quale Fedriga ha aperto a un impegno per sollecitare questa trattativa con le aziende, con la Regione pronta a incentivare spingendo sul fronte pensioni integrative. Posizioni allineate anche sul salario minimo: «Possiamo fare un accordo in 48 ore - ha affermato il segretario Cisl - ma deve essere frutto di una trattativa tra parti sociali e aziende, non una legge calata dall’alto». Anche perchè, la replica del governatore, «ho paura che un eccessivo protagonismo della politica possa fare danni enormi, mettendo a rischio la stessa produttività». Temi condivisi nelle preoccupazioni sullo sviluppo, sollecitati dalle domande del direttore dell’Ansa del Fvg, Francesco De Filippo, che ha puntato sui fondi del Pnrr e i rischi di ritardo messi in evidenza dal Commissario europeo per gli affari economici Ue, Paolo Gentiloni. «Quella del Pnrr - ha sostenuto Sbarra - è un’opportunità straordinaria e imperdibile, la nostra bussola per rimettere in moto una visione del paese che faccia leva sulla centralità e sulla dignità della persona, cambiando il nostro modello di crescita e sviluppo».
Sbarra si è scagliato contro la «globalizzazione predatoria che ha creato un abisso di disparità nel paese, divari tra Nord e Sud, tra lavoro povero e qualificato, tra giovani e anziani oltre che di genere». Poi ha insistito sulla necessità di accelerare sugli obiettivi del Pnrr «concordando con Bruxelles misure di flessibilità che ci portino oltre il 2026». Un tema, quello del Pnrr, sul quale Fedriga non si è sottratto: «Un piano costruito da due governi - ha specificato - in un’ottica centralista che ha escluso i territori locali. Certo che la regia deve essere dello Stato, ma per deliberare bisogna calarsi sui territori con le loro diversità. Noi l’abbiamo fatto presente».
Come anche la necessità di una revisione delle scelte: «Non si può considerare una priorità lo stanziamento di 500 milioni dal Pnrr per Cinecittà». Ma bisogna fare anche «chiarezza sulle norme di legge drammaticamente confuse e che mettono a rischio l’attuazione degli obiettivi». Sbarra ha parlato anche della settimana corta «con il venerdì dedicato alla formazione» e ha annunciato la convocazione di assemblee con i lavoratori e per «parlare con la gente». Oggi è previsto un vertice di Sbarra con Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil) per una valutazione sullo stato del confronto con il governo e «per definire modalità e tempi delle iniziative di mobilitazione unitaria a sostegno delle rivendicazioni dei sindacati».