Linee decise, stile urbano e attitudine giocosa. I segreti del design di Inster
La nuova Hyundai Inster non passa inosservata. Ha un’impostazione da Suv, anche se il suo ambiente naturale sarà quello delle città, e si presenta robusta. Eppure non è sfrontata e esibisce linee decise, ma funzionali e, come dire, ordinate. Il costruttore descrive il design del proprio gioiellino elettrico come “personale, che mescola stile urbano e un’attitudine giocosa”. “Si distingue per l’aspetto pulito, futuristico e high-tech, che unisce estetica e funzionalità per piacere a molti e distinguersi dalla massa”.
Le forme sono chiare e arrotondate, per essere allo stesso tempo individuabili e trasmettere una sensazione di sicurezza e accoglienza. Le proporzioni hanno una vocazione: quella della praticità nella giungla metropolitana, dove un giorno è difficile trovare parcheggio (ma con 3,82 metri di lunghezza è meno complicato) e un altro occorre trasportare qualcosa di ingombrante.
Il frontale è caratterizzato dagli indicatori di direzione a LED con grafica a pixel, uno degli elementi che i designer hanno mutuato delle Hyundai del segmento superiore i cui clienti vengono corteggiati con la Inster.
“La firma luminosa – fanno sapere da Hyundai – riprende lo stile degli altri veicoli elettrici Hyundai, rendendolo immediatamente riconoscibile”. Poi ci sono le piastre protettive a contrasto del paraurti inferiore grazie alle quali i clienti si possono immedesimare nell’universo dei Suv e della loro robustezza e agilità e il passo che sfiora i 260 centimetri (“superiore a tutte le concorrenti pur più lunghe”, precisa Hyundai) che assicura una abitabilità importante. Come omaggio alle città, i cerchi in lega da 17” riprendono in qualche modo i pixel e contribuiscono a rendere la moderna, quasi avveniristica, la Inster.
L’abitacolo riflette l’aspirazione del modello metropolitano, che deve prestarsi a (quasi) qualsiasi utilizzo e “interpretare alla perfezione la configurazione walk-through della prima fila a panca unita che facilita gli spostamenti all’interno dell’abitacolo”. I sedili posteriori sono scorrevoli e regolabili in inclinazione consentono di adattare lo spazio (tra 280 e 351 litri quella del vano bagagli) in base alle necessità dei passeggeri o dei bagagli. Nel caso la seconda fila venga ripiegata, la superficie che si crea è completamente piatta per complessivi 1.050 litri.
Nel suo percorso verso la riduzione della propria impronta ambientale e la neutralità carbonica, Hyundai ha incrementato il ricorso a materiali più sostenibili. È il caso della vernice nera lucida ottenuta da pneumatici di scarto riciclati con la quale ha “rottamato” il pigmento nero carbone impiegato finora nella laccatura della stessa tinta. Per gli interni dell’abitacolo sono stati utilizzati polietilene tereftalato (PET) riciclato dalle bottiglie e bio-polipropilene estratto dalla canna da zucchero. Lo studio estetico dei dettagli ha avuto ripercussioni sull’aerodinamica: il sottoscocca carenato ha consentito di raggiungere un CX di 0,309.
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