Ripescaggio voti e recupero crediti: come cambia il semestre filtro di Medicina

Pavia. Il secondo appello del semestre filtro di Medicina che si è tenuto lo scorso 10 dicembre è stato un incubo quanto il primo, e il ministero dell’Università passa ai correttivi. Adesso entra in graduatoria anche chi non ha passato una o due materie (che potranno essere recuperate in corso d’opera se si è in posizione utile) oltre a chi decide di “ripescare” il voto positivo rifiutato al primo appello (scelta da fare entro sabato 27). Lo prevede un nuovo decreto ministeriale, che di fatto consente l’accesso in graduatoria anche con una o due insufficienze – su tre esami – da sanare in due modi per arrivare almeno al fatidico 18.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15430302]]

Com’è andata a Pavia
Il secondo appello del cosiddetto semestre filtro – la formula che doveva rivoluzionare l’ingresso a una delle facoltà più ambite nel segno dell’equità e della trasparenza – si è svolto lo scorso 10 dicembre, e a Pavia hanno partecipato 996 candidati in tutto, rispetto ai circa 1.100 del primo che si è svolto il 20 novembre. Gli studenti si sono confrontati con tre esami-filtro cioè Fisica, Biologia e Chimica. Ma solo il 19.9 per cento degli iscritti alla prova di Fisica – 958– ha superato l’esame (al primo appello la percentuale di successo era del 15) e appena il 23 per cento di chi ha riprovato Biologia – 731 – è riuscito a portare a casa almeno un 18. Si tratta di un dato peggiore dell’appello precedente, quando a incassare la sufficienza è stato il 42.6 per cento dei provanti. Meglio Chimica, con circa il 40 per cento dei candidati – 803 in città – che hanno superato lo scoglio: lo scorso 20 novembre l’ha passato il 42.6 per cento. A Pavia, di fatto, quasi tutti gli iscritti al semestre filtro hanno cercato di migliorare il proprio punteggio approfittando del secondo appello, ma i dati appena diffusi hanno confermato la sensazione dei ragazzi: la seconda sessione di esami è stata difficile allo stesso modo della prima.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15440192]]

Il nuovo decreto
Nel frattempo, il ministero ha deciso di rivedere i criteri per l’ingresso in graduatoria nazionale, cioè lo strumento per decidere chi proseguirà Medicina e chi, invece, dovrà ripiegare in uno dei corsi affini. È stato messo a punto un sistema che assegnerà il piazzamento in graduatoria sulla base di un articolato meccanismo che tiene conto dei voti incassati e di un “bonus”. Avvantaggerà chi ha ottenuto la sufficienza nei tre esami (almeno 18) e l’ha accettata subito. Ma adesso entra in lista anche chi ha passato solo un esame, o ha rifiutato l’esito di una delle tre prove. A questi studenti verrà assegnato un “premio” inferiore in base al numero di esami non passati o rifiutati: in tutto, sarà un elenco a nove sezioni per contemplare tutti i casi possibili. Prima di questo decreto, senza la sufficienza in tutte e tre le prove si trovava subito escluso dalla graduatoria.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15433002]]

Recuperi e ripescaggi
Le novità più importanti del nuovo decreto riguardano il modo in cui si può entrare in graduatoria, sanando le insufficienze o recuperando i voti rifiutati. Adesso c’è la possibilità di “ripescare” il voto di uno o due esami svolti al primo appello, se al secondo si è stati bocciati nel tentativo di migliorarsi. Si può fare entro il 27 dicembre, ed è l’eventualità che una nota ministeriale ha definito sufficienza “reintegrata”, che «permette di ripristinare il voto positivo del primo appello rifiutato, qualora al secondo appello il voto sia risultato insufficiente».

C’è poi l’opzione del recupero crediti, per quegli studenti che non hanno preso almeno 18 in una o due materie, ma si trovano in posizione utile per l’accesso. «Il recupero dei crediti – prosegue la nota ministeriale – riguarda i casi in cui non è stata raggiunta la sufficienza in una o due materie. In tali eventualità, i crediti mancanti saranno recuperati presso la sede universitaria assegnata sulla base della graduatoria». Secondo quanto previsto dal decreto, gli atenei dovranno prevedere almeno due sessioni di recupero per ciascun esame del semestre filtro. La graduatoria sarà pubblicata a gennaio.
[[ge:gnn:laprovinciapavese:15430299]]
Il conto degli idonei con il nuovo “sistema”
Secondo i dati nazionali diffusi ieri, sono 22.500 gli studenti risultati idonei, ossia con almeno un esame superato con 18 o più, durante i due appelli per l`accesso a Medicina. Una cifra che supera di oltre 5 mila unità (5.222) i posti disponibili che sono 17.278. Per Chimica e Biologia i voti sopra a 18 sono stati più di 20mila,un recupero avvenuto soprattutto nel secondo appello, quando gli iscritti a Biologia erano meno perchè molti avevano superato l’esame al primo appello. Per l’esattezza tra i due appelli i promossi in Biologia sono stati oltre 21mila, in Chimica oltre 24 mila, in Fisica oltre 11mila.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15422174]]

Il bilancio emerge nelle ore in cui il ministero dell’Università ha dato il via libera al decreto per la composizione della graduatoria nazionale. Nell’atto viene sostanzialmente delineato il perimetro per l`accesso. In graduatoria entreranno studenti con sufficienze dirette, sufficienze reintegrate e crediti da recuperare. Nel frattempo, gli studenti dell’Unione degli studenti (Udu) mincacciano di fare ricorso: «le regole devono essere chiare prima, non dopo. Inoltreremo un ricorso collettivo al Tar del Lazio denunciando l’incostituzionalità del semestre filtro e la violazione diplurime normative della Unione Europea. Continueremo a contrastare questo modello e a rivendicare un sistema di accesso che tuteli davvero il diritto allo studio e la dignità degli studenti». Un proposito che si unisce al reclamo collettivo che l’associazione ha già avviato, per chiedere di trovare un diverso sistema di accesso a una delle facoltà più ambite dai giovani.

[[ge:gnn:laprovinciapavese:15434027]]

I posti disponibili a Pavia
L’università di Pavia ha aumentato del 10 per cento di posti al primo anno di Medicina: adesso sono 429, rispetto ai 390 dell’anno accademico 2024: alla fine del nuovo percorso di selezione, circa uno su tre (gli iscritti al semestre filtro sono circa 1.100 in totale, stando ai dati diffusi dall’ateneo) potrà continuare a studiare in una delle facoltà più ambite dai giovani. Negli ultimi anni, l’ateneo ha aumentato almeno due volte il numero di posti disponibili a Medicina, per rispondere alle carenze del sistema sanitario nazionale che ha fame di nuovi professionisti per garantire il buon funzionamento degli ospedali e dei servizi essenziali. Negli ultimi tre anni, inoltre, il test di accesso nazionale è stato modificato tre volte: l’anno scorso il test d’ingresso fu svolto “carta e penna”, dopo la pioggia di ricorsi che aveva attratto il Tolc-Med, la formula di sperimentata in precedenza e mutuata dai metodi di selezione già in uso presso altre facoltà. Il percorso del semestre filtro è ancora in itinere, ma già da settimane gli studenti di Udu (l’unione degli universitari) hanno annunciato l’intenzione di avviare un reclamo collettivo contro questo sistema di selezione. Secondo l’associazione, il reclamo è «lo strumento più rapido e più incisivo per chiedere che il nostro Paese elimini subito una riforma che calpesta il diritto allo studio e che rischia di compromettere l’intero sistema di accesso alle facoltà mediche».