Un progetto da 1,5 milioni per il pavimento del Duomo
Pavia. È la realizzazione del pavimento della cattedrale l’obiettivo a cui sta lavorando la Fabbriceria del Duomo. Un tassello fondamentale all’interno di un cantiere aperto ormai da secoli e in continua evoluzione. Il progetto da circa 1,5 milioni, che ha già ottenuto l’ok della Soprintendenza, ha superato la prima fase del complesso iter legato al bando degli Emblematici maggiori, promosso da Fondazione Cariplo, ed è stato destinatario di un contributo di 120mila euro previsto dalla legge di Bilancio grazie all’intervento del vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio. Ma l’opera può anche contare su un finanziamento di 90mila euro proveniente dall’Associazione nazionale delle Fabbricerie d’Italia.
Le stime dei costi
«L’Associazione ha stanziato complessivamente circa 600mila euro, 90mila dei quali verranno destinati a Pavia proprio per la nuova pavimentazione – spiega il presidente Franco Mocchi –. La Fabbriceria ringrazia il senatore Centinaio per l’importante risultato raggiunto, in quanto è riuscito a far inserire le risorse all’interno della manovra economica. Nel 2026 verranno assegnati 60mila euro e altrettanti nel 2027». La stima del costo per la nuova pavimentazione ammonta a circa 1,5 milioni di euro, «ma molto dipenderà dalla progettazione finale», precisa il presidente della Fabbriceria che poi spiega: «Probabilmente in primavera dovremmo conoscere l’esito del bando di Fondazione Cariplo che potrebbe assegnarci il contributo di 1 milione di euro. Abbiamo già contattato l’istituto di credito che è disposto a concederci un prestito pari a circa 200mila euro».
Insomma, se la Fabbriceria riceverà i fondi da Fondazione Cariplo potrà finalmente realizzare il pavimento della cattedrale, coprendo l’attuale che è in cemento.
Il progetto nei dettagli
Pavimento che sarà in seminato alla genovese, fa sapere l’architetto Anna Brizzi che ha redatto il progetto definitivo, presentato alla Fondazione con il supporto di Marco Vigo e Valeria Parente. Verranno riprese le colorazioni dei marmi grigi e rosa che, dalla cava di Candaglia, raggiunsero Pavia attraverso i Navigli ed esaltano il prezioso patrimonio architettonico progettato nel 1488, frutto del genio di Bramante che diresse un gruppo di lavoro di cui fecero parte Amadeo e Rocchi. «La pavimentazione in seminato è una tradizione che risale ai primi 30 anni del ’900 – spiega Brizzi –. Riprenderà tutti i cromatismi che appartengono alla cattedrale e alle sue murature verticali, caratterizzate dall’uso di marmi e graniti, determinanti nel creare quell’atmosfera di grande monumentalità e di ordine imponente che caratterizzano il duomo. Si riporteranno quindi a terra le tonalità del rosa, del grigio e del verde, valorizzando ulteriormente gli interni».
«In passato – spiega il parroco don Gian Pietro Maggi – erano stati realizzati pavimenti provvisori, prima in cotto e poi in cementine, non degni della bellezza del duomo, in quanto era oggetto di continui lavori di ampliamento. Questa sarà la pavimentazione definitiva della cattedrale, prezioso monumento che consegneremo alle generazioni future, molto amato dai pavesi, come hanno dimostrato in occasione della realizzazione dei poli liturgici, resa possibile grazie al contributo della Fondazione comunitaria, oltre che dei fedeli».