Variazioni di pizze euforiche e gourmet: 10 indirizzi da provare
Chiamarle pizze è riduttivo, tutti o quasi infatti sperimentano, e poi propongono abbinamenti di ingredienti insoliti e tecniche di cottura con metodi scientifici, fino a fare scuola in laboratori dove approfondire caratteristiche di farine e materie prime da bilanciare, per prodotti finali eccellenti. E alla fine ci riescono, con genialità da provare.
Da I Tigli a San Bonifacio (Verona), dove Simone Padoan enfatizza tra pizza al piccione o all’anguilla, o alla sua ormai famosa e scenografica, pizza sashimi con gamberi. Si dà per ovvia la qualità, alla base infatti, se si parla di emozioni, per giunta originali, come da Giangi Pizza e Ricerca ad Arielli in Abruzzo, dove i prodotti della terra a quindici km dal mare di Ortona sono tutti riconoscibili ed esaltati in pizze di grande carattere. A Caiazzo in Campania, non ha bisogno di presentazioni Franco Pepe, il grande intenditore, capace di trasformare la pizza in esperienza a tutto tondo, tra cibo e genialità inenarrabili, come la «margherita sbagliata», tra design del locale interpretato da Eoss Architettura e filosofia di pensiero che traspare in ogni creazione.
L’imbarazzo della scelta lascia il passo alla volontà di provare tutto, come le specialità di Isabella de Cham al Rione Sanità a Napoli, regina della pizza fritta, appuntamento imprescindibile con variazione di terra e mare, con tarallo, o pizza di stagione e una innovazione spiccata frutto di continua ricerca. Altro luogo altre pizze speciali, firmate da Marzia Buzzanca che ha portato l’Abruzzo all’Hofstätter Garten, a Tarmeno in Trentino Alto Adige, dove si esaltano sapori insoliti, matrimonio tra regioni con creazioni geniali, come dolcemente rafano, combinazione tra alti ingredienti, di verza, Merlot, e rafano fresco.
Al centro Italia esuberanza in pizza è da Seu Pizza Illuminati a Porta Portese nella capitale, dove Pier Daniele Seu e la moglie Valeria Zuppardo mischiano tradizione e innovazione con i prodigi della cucina moderna. Anche a Roseto degli Abruzzi da Impastatori Pompetti, Luigi Pompetti e famiglia non rinunciano alla fantasia dinamica, partendo da materie prime e abitudini antiche. O ancora a Caserta il nuovissimo Take Ué, che ispiratosi alle nuove frontiere dello street food health, riformula la classica proposta della pizza in pala. A Napoli l’esplosione di sapore è da Golocious, dove la tradizione ha incontrato il moderno food porn. E ancora a Palermo alla Pizzeria Frida dove Antonio De Blasi sviluppa qualità e idee creative come i suoi Quadri di pizza, piatti di alta cucina ricercati e buonissimi.