Sulle Dolomiti bellunesi arrivano gli stranieri, economia in ripresa ma la siccità fa schizzare i costi di gestione
Tante prenotazioni per febbraio. «Ma senza una nevicata, dovremo azionare i cannoni per arrivare a fine marzo»
BELLUNO. Le settimane bianche sono iniziate in sordina, ma gli stranieri, non arrivati a Natale e Capodanno, si stanno affacciando sulle piste proprio in questi giorni. E lo dimostra anche il bollettino degli incidenti: tra ieri e oggi sono finiti all’ospedale due turisti, uno sloveno e un polacco.
«Cominceremo a fare il pieno dal prossimo weekend», anticipa Fabio Da Vià, presidente di “Auronzo d’inverno”,’ che gestisce gli impianti del Monte Agudo. Lo conferma, dall’altra parte della provincia, Marco Grigoletto di “Porta Vescovo”, sopra Arabba. «Il green pass da tampone sta agevolando il ritorno degli sciatori stranieri», precisa. «In verità, le presenze di sciatori da tutto il mondo sono più cospicue di quelle che prevedevamo», conferma Sonia Mainardi della Ski area Ista di Cortina. Peccato soltanto che i versanti delle valli siano già primaverili, perché la neve manca; bene, invece, le piste, anche se gli operatori attendono con ansia il calo delle temperature per spararne di nuova con i cannoni.
Ritornano gli stranieri
«Sono andato a sciare con i nipoti sulle piste del monte Agudo e ho riscontrato con sommo piacere», racconta il presidente Da Vià, «che sono ritornati i cechi, gli slovacchi, i polacchi e gli sloveni. Non siamo ancora nel pieno delle settimane bianche. Mi dicono negli alberghi che le prenotazioni sono più numerose di quelle di Natale, ma dal 10-11 febbraio». Da Vià, dati alla mano, ritiene che il Carnevale sarà “davvero espansivo”. La previsione è confermata da Marco Grigoletto, presidente Anef.
Green pass base
«L’impasse, rispetto agli stranieri, si è sboccato grazie a quell’ordinanza del ministro Speranza che concede l’ingresso in Italia senza il tampone e che prevede la possibilità per lo straniero di sciare anche col Green pass base superiore ai sei mesi, a condizione che si faccia il tampone ogni 48 ore», spiega Grigoletto. Ecco perché tra venerdì e sabato tanti alberghi si sono riempiti, specie di appassionati dell’est europeo. Ma non solo.
Cinesi e americani
«Davvero una sorpresa: immaginavamo il ritorno dei nostri amici d’oltralpe, ma non così numerosi come sono arrivati in questi giorni», afferma dall’Ista la portavoce Sonia Mainardi. «Dirò di più. Abbiamo stranieri perfino dalla Cina, dalle Americhe, dall’Inghilterra, Svizzera, Paesi Bassi, Paesi Scandinavi, oltre che dell’est europeo, ungheresi compresi». Piste perfette, «purtroppo», sottolinea Mainardi, «per fare la neve non basta avere la temperatura giusta, ma anche la giusta umidità. Altrimenti si rischia di sprecare corrente ed acqua». E di questi tempi è meglio essere risparmiosi.
La neve
«Nei prossimi giorni torneranno le basse temperature e abbiamo programmato la neve che manca, o meglio», precisa Grigoletto, «la neve che ci farà arrivare fino a metà marzo». Per il momento, però, le piste si presentano nelle migliori condizioni. Nei giorni scorsi la colonnina del mercurio è rimasta ferma ai gradi più alti, quindi è stato improponibile sparare. «Con i costi dell’energia che ci sono, prima di far scattare i cannoni», ammette Da Vià, «ci pensiamo sopra un attimo. Si fa neve solo se ci sono le condizioni di ottenere il massimo dalla spesa che dobbiamo affrontare». Mentre fino all’inizio stagione costava meno di 3 euro produrre un metro cubo di neve, con gli aumenti siamo già oltre quota 4 euro».
Allarme vento
Da una settimana c’è un problema in più. «Peccato davvero», sospira Grigoletto, «che la prima settimana bianca sia stata frustrata dal vento che ha provocato l’apertura a singhiozzo di tanti impianti. Ne soffrono soprattutto le seggiovie, prima ancora che le funivie e le telecabine». Oggi sarà un’altra di queste giornate. «Consoliamoci, si fa per dire, con la circostanza che anche a migliaia di chilometri di distanza, cioè ai Giochi invernali di Pechino, si siano dovute sospendere delle gare».
La Protezione Civile ha dichiarato la fase operativa di “attenzione” fino alle 9 di domani. Tra il mattino e la sera di oggi si registrerà la fase piu' intensa: i venti saranno forti e molto forti sui rilievi e anche nelle valli e nelle zone pedemontane, con frequenti raffiche di Foehn.