Formaggio, il prodotto che piace ai turisti: nel Bellunese ci sono 14 nuovi casari. Ecco chi sono
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Terminato il corso organizzato da Veneto Agricoltura e Coldiretti: tanti giovani scommettono su questa professione
BELLUNO. In un momento di grande difficoltà per le piccole e medie latterie del Bellunese, a causa dell’aumento dei costi e della bassa resa economica del latte, c’è chi scommette sul settore. Ieri 14 nuovi casari hanno ricevuto il diploma al termine di un corso di formazione, organizzato da Veneto Agricoltura e dalla Coldiretti, con il finanziamento della Regione, attraverso il fondo sociale europeo.
Sette ragazzi e sette ragazze che arrivano da tutta la provincia, hanno seguito il corso di 50 ore, che è l’inizio del loro percorso per diventare esperti casari: «La formazione continua è fondamentale in una società che cambia in continuazione», ha spiegato Daniele Slongo di Veneto Agricoltura, «il corso ha dato a questi ragazzi, giovani e motivati, le basi della professione».
La qualità dei formaggi nel Bellunese, di latteria e di malga, è sempre più elevata, ma bisogna proporre continuamente delle novità, per venire incontro o precedere le richieste del mercato e imporsi in un settore dove spesso la fa da padrone, anche nel determinare i prezzi, la grande distribuzione.
I 14 corsisti hanno già un lavoro nelle latterie o nelle proprie aziende, ma i loro nomi sono già stati chiesti dalle aziende, ha spiegato Michele Nenz, di Coldiretti. «Siamo carenti di professionisti qualificati, inoltre i turisti chiedono sempre di più prodotti caratteristici, la diversificazione è fondamentale per poter emergere».
Ieri era la Giornata mondiale del latte, quel latte pagato così poco ai produttori, ha detto Chiara Bortolas, di Coldiretti, da poco responsabile nazionale di Donna Impresa, a fronte di costi sempre più elevati che mettono a dura prova le aziende agricole, quelle piccole in particolare, e anche le latterie.
LE STORIE
Tra i corsisti, c’è chi, come Federica Andrich, durante l’inverno fa un altro lavoro, la maestra di sci, e l’estate lavora alla malga della famiglia del marito, a passo Valles. Ha fatto il corso con lei anche Serena Del Zenero, che nella stessa azienda, la Pescosta di Sappade, si occupa del settore commerciale e ha il rapporto diretto con i clienti. E poi c’è Marco Ben, solo 20 anni, che da due anni lavora nella latteria di Sedico: «È un lavoro che mi piace, voglio fare anche cose nuove e ci metto il massimo». Marco Bisetto, insieme con Camilla Decet, gestisce ai piedi del monte Tomatico a Feltre una nuovissima azienda agricola, che ha solo un anno di vita, “Le Camille”: una decina di capre e i campi con il fagiolo di Lamon; entrambi hanno seguito il corso di casari per poter fare il formaggio di capra, quando gli animali saranno cresciuti e cominceranno la produzione di latte. Alessandro Boschetto ha da poco aperto una azienda in Alpago, “Il principe”, con l’agriturismo e una nuova stalla a Casera Pal, ex malga Cate. Enrica Calcinoni segue le orme del padre, casaro alla latteria di Frontin: «Lavoravo in fabbrica, mi hanno chiesto di dare una mano nella latteria, ho fatto due conti e ho deciso che era la mia strada». Attualmente lei è aiuto casaro in una struttura che ha quattro soci conferitori e lavora tra i 17 e i 20 quintali di latte al giorno, la vendita diretta nello spaccio e la distribuzione nei grandi supermercati della Valbelluna.
Lisa Degasper arriva da Padola di Comelico Superiore, dove ha una piccola azienda agricola. Ylenia Eremitaggio gestisce con il marito l’azienda agricola Al Carpen di Quero e d’estate la malga Pradalon sul monte Tomatico. Tommaso De Toffol lavora nell’azienda La Schiarata a Valmorel. Durante la pandemia è iniziata la consegna a domicilio dei loro prodotti, con messaggi whatsapp. Ora sperano nel ritorno dei turisti, amanti dell’enogastronomia bellunese. Matteo Crepaz lavora da due anni nella latteria di Livinallongo. Hanno conseguito il diploma anche Walter Dorigo, Nicola Pongan, Marta Tibaldo e un riconoscimento è andato a Alan Sommacal, trent’anni di lavoro in latteria a Valmorel.
Latterie aperte
Domenica c’è l’occasione per conoscere ancora meglio il settore del latte, grazie alla iniziativa di Latterie Aperte in Valbelluna, che coinvolge sette strutture con laboratori e assaggi di vere eccellenze del Bellunese.