Stop a plastica e sprechi di cibo: la mensa scolastica di Fonzaso affidata a Vipa
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Il Comune ha riadattato la vecchia palestra per ospitare gli alunni a pranzo. Le pietanze arriveranno calde a scuola e saranno porzionate tipo self service
FONZASO. Una mensa senza plastica, senza sprechi di cibo e di acqua per gli alunni delle scuole elementari e medie di Fonzaso. Per l’anno scolastico 2022/2023 sarà la ditta Vipa di Feltre a gestire il servizio. Il nuovo servizio mensa prevede l’arrivo del cibo a scuola in contenitori che saranno tenuti in temperatura in vasche a bagnomaria, e porzionato sul modello mensa aziendale contrariamente a come avveniva precedentemente in cui il cibo veniva servito con porzioni preparate sul classico piatto monouso con pellicola sia per primo che per secondo.
«Questa scelta ha imposto naturalmente al Comune un importante intervento nel fabbricato della scuola primaria», spiega il sindaco Christian Pasa, «in cui abbiamo riadattato a mensa la vecchia palestra, dove si troveranno i tavoli e il bancone di mescita dei cibi, e abbiamo dovuto riadattare un altro locale a poca distanza come zona lavaggio dove sono stati inseriti la lavastoviglie industriale e tutti i necessari elettrodomestici per poi poter pulire e riordinare le stoviglie».
Fondamentalmente è un ritorno a quella che potrebbe essere una mensa classica, con l’unica differenza che i cibi non sono cotti in sede ma vengono portati direttamente dalla ditta incaricata e poi sporzionati, una cosa molto simile a quel che succede nei self service aziendali, precisa il sindaco. «Questo permette un notevole risparmio in termini di materiali poiché introducendo l’area di lavaggio si torna all’utilizzo di piatti in ceramica che saranno lavati con lavastoviglie industriali di ultima generazione: bassi consumi energetici e poco spreco d’acqua. Una tipologia di mensa, che solo apparentemente sembra un “ritorno al passato” e garantisce in verità una migliore qualità dei cibi, un minore spreco di cibo poiché le quantità si possono regolare singolarmente bambino per bambino, e un rispetto ambientale dovuto al minor consumo e produzione di rifiuti, oltre al minor consumo energetico complessivo».
Il precedente contratto era andato in scadenza. Così il Comune ha valutato il preventivo di due operatori economici abilitati alla ristorazione nelle scuole e mediante trattativa diretta ha affidato il servizio alla ditta feltrina che ha offerto le condizioni migliori, si evidenzia nella determina degli uffici fonzasini, con un ribasso dello 0,40 per cento sul costo unitario per pasto fornito fissato a base d’asta in 5 euro e cinquanta centesimi.
Vipa ha abbassato di due centesimi il buono pasto e “ha proposto migliorie qualitative rispetto a quanto contenuto nel capitolato”, si evidenzia nella determina comunale.
La scelta su questa tipologia di mensa, soprattutto per garantire la miglior qualità del cibo, è scaturita a seguito di diversi incontri fra amministrazione e rappresentanze dei genitori che hanno suggerito la ristorazione scolastica a ridotto impatto ambientale. E il Comune ne ha tenuto conto passando ai fatti.