Calcio San Pietro, ritorno in Terza carnica nel 2023
Il ritorno del San Pietro. È sempre più probabile che la società comeliana si iscriva nuovamente alla Terza Categoria del campionato carnico già dal 2023. Dunque con un anno d’anticipo rispetto alle prime prospettive.
«È la nostra speranza. Ci stiamo lavorando», conferma il presidente Fabrizio Soravia. «L’intento nostro è riprendere il discorso sospeso con lo stop per il Covid. La situazione che si era creata ci aveva spinto a non iscrivere la prima squadra, in quanto tanti ragazzi si erano fermati. Avevamo trovato ingiustificato giocare un campionato così lungo con numeri così scarsi».
L’attività giovanile dei viola, dai Pulcini fino agli Allievi, è comunque proseguita. Portando anche, ad inizio ottobre, la vittoria nel torneo Giovanissimi. Va ora chiuso il cerchio, con la ripresa della prima squadra, che sarà allenata ancora da Nicola Pontil. La fiducia e l’entusiasmo sembrano quelli giusti per condurre subito la volontà in porto, senza dover aspettare ancora.
«Stiamo facendo un lavoro di sinergia con gli allenatori e lo staff per rimettere in piedi il team», fa presente Soravia. «Rientrerà il gruppo che si era fermato nel 2019, stiamo lavorando a qualche nuovo innesto, ed entrerà in gioco qualche 2006 e qualche 2007 per fare esperienza. Le ultime notizie sono positive: i numeri ci sono. Adesso dovremo trovarci ed iniziare un programma di allenamenti per arrivare pronti all’estate prossima».
Se i comeliani, come pare, si iscriveranno, la Terza carnica salirà a 14 squadre, quindi con 4 giornate di campionato in più rispetto a Prima e Seconda, che proporranno 12 formazioni ciascuna. Il presidente infine sottolinea come il San Pietro, esclusa la prima squadra, conti attualmente 74 tesserati.
«Il lavoro che stiamo facendo, anche vista la situazione meteorologica e la posizione geografica, è importante. Stiamo cercando di mantenere vivo questo movimento, utile soprattutto al futuro dei ragazzi. In quest’ottica, la prima squadra è un punto di riferimento per i giovani, sperando che poi qualcuno possa sfruttare l’onda per proseguire nel suo percorso nel calcio».