Da Rold ha fiducia nel suo Cavarzano. «Per noi occasione da non perdere»
Il tempo è poco, la convinzione di farcela altissima. Christian Da Rold e i due nuovi collaboratori Alberto Tibolla e Franco Rubinetto hanno la certezza che il Cavarzano possa salvarsi, anche perché la classifica è difficile, ma non disastrosa. Servirebbero, però, quei tre punti troppe volte sfuggiti nel recente passato e potenzialmente in grado di far riemergere le certezze di un gruppo che ambisce a salvarsi a ogni costo.
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La tranquillità diretta dista 6 lunghezze, mica chissà quanto. Il dopo Alessandro Ferro inizierà domenica al Polisportivo (ore 14. 30) contro il Giorgione.
Mister Da Rold, se l’aspettava questa occasione?
«No. Due mesi fa ero a Sospirolo in Seconda e venivo esonerato. Adesso sono mi accingo a debuttare in Eccellenza, affiancato da validi aiutanti».
A proposito, a livello personale è una rivincita dopo quell’avvicendamento?
«No no. Continuo a tifare Sospirolese e fa piacere siano tornati a fare risultati. Inoltre con il presidente Menegolla mi sento spesso».
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Salvare il Cavarzano è fattibile?
«Nessuno di noi ha la bacchetta magica, ma ci crediamo. Ovvio, la squadra è un po’ a terra moralmente, visto che i ragazzi non riescono a esprimersi secondo le loro potenzialità. Il primo obiettivo di conseguenza è ritrovare la tranquillità e tirare una riga, così da ripartire da zero. Certo, pur mancando nove partite dobbiamo fare veloci. Bisogna recuperare serenità e fiducia, così da uscire assieme dalla situazione. Le conoscenze tecniche e tattiche invece ci sono».
Di cos’altro avete bisogno?
«Far riemergere i valori di attaccamento alla maglia che sono sempre stati elemento caratteristico del Cavarzano. In più urge consapevolezza dei propri mezzi e responsabilizzazion».
Torniamo alla sua – vostra nomina.
«Quando mi è stato chiesto di andare a parlare, immaginavo fosse uno scherzo. Ho accettato, pur ovviamente mettendo qualche paletto. In particolare, desideravo avere accanto Tibolla. Con lui ci troviamo davvero bene, parliamo la medesima lingua calcistica e in più conosce eccome la categoria, di conseguenza saprà essere di notevole aiuto. Quanto a Rubinetto, la sua esperienza serviva e inoltre in tre riusciamo a gestire meglio le varie fasi dell’allenamento. Non dimentico poi le altre figure facenti parte dello staff, a partire da un Roberto Barbazza che non ha certo bisogno di presentazioni: andavo a vederlo giocare quando era compagno di squadra di mio fratello Dino».
L’Eccellenza non è la Seconda…
«Mi sono accorto fin da subito di essere in un mondo calcistico del tutto diverso. Ma partiamo da basi solide, a cominciare dalla solidità del Cavarzano».
Niente da perdere?
«È un’occasione da non perdere, mettiamola così. Al tempo stesso se tutti quanti abbiamo accettato la proposta, è perché abbiamo preso seriamente l’obiettivo e alla salvezza crediamo eccome. Altrimenti ognuno avrebbe continuato il proprio percorso».
Quello tuo e di Tibolla da qualche settimana era alla Juniores Regionale, accanto a mister Alex Oppio.
«Dobbiamo ringraziarlo e un po’ dispiace lasciare ragazzi che immagino siano rimasti male per il nostro addio. Ma devono continuare a inseguire il salto in Élite e chissà, magari qualcuno di loro potrebbe tornare utile».
Quanto aiuterebbe battere domenica il Giorgione?
«Tantissimo. Sarebbe la scintilla penso decisiva. A quel punto, ne siamo convinti, cambierebbero molte prospettive».