Rientro a scuola, i sindaci mantovani: niente tamponi
A Viadana farmacie prese d’assalto. Cavatorta: «Ats ha confermato: misura non prevista. E si rischiano assembramenti»
VIADANA. «Non serve il tampone con esito negativo per rientrare a scuola»: è il sindaco Nicola Cavatorta, come altri colleghi, a rilanciare l’appello dell’Ats Valpadana. L’invito è di evitare la formazione di assembramenti ai punti tampone. In questi giorni, code di utenti si sono formate tanto in piazzale Baroni, dove ha sede la struttura messa a disposizione del Comune per l’effettuazione dei test anti Covid, quanto in prossimità delle farmacie del territorio che mettono a disposizione tale servizio.
Molti, telefonando alle farmacie per prenotare, hanno fatto fatica a ricevere risposta, proprio a causa del grande afflusso di utenti. E situazioni analoghe sembrano essersi ripetute un po’ ovunque, al punto che Laura Rubagotti, referente Covid-19 per le scuole di Ats Valpadana, ha dovuto inviare una comunicazione urgente ai primi cittadini. «I punti tampone del territorio – riporta Cavatorta – stanno segnalando numerosi accessi diretti di minori accompagnati dai propri genitori, con modalità di autopresentazione, senza alcuna richiesta da parte di Ats, del medico di medicina generale o del pediatra di famiglia». Si tratta di accessi impropri, non motivati da reali esigenze sanitarie. Parecchi genitori, tuttavia, sono evidentemente convinti che sia necessario far effettuare un tampone ai propri figli, una sorta di screening preventivo, in vista della ripresa, lunedì, delle lezioni in presenza a scuola. Il rischio è non solo di doversi sottoporre a prolungate e inutili attesi, ma anche di formare assembramenti, questi sì da considerare a rischio contagio, nonché di provocare disagi organizzativi a strutture e operatori.
«Ats – afferma pertanto Cavatorta – ricorda ai genitori che, a oggi, nessuna indicazione regionale o ministeriale prevede la necessità di attivare test preventivi in vista della ripresa delle attività scolastiche».L’Italia ha peraltro dato via libera a uno stanziamento da oltre 92 milioni, per consentire, sino al 28 febbraio, l’effettuazione di test gratuiti agli studenti delle medie e superiori, nel caso di contagi.