Elezioni 2022: al voto un mantovano su sette per sindaco e consiglio comunale

MANTOVA. Sono nove le amministrazione comunali in scadenza in questo 2022. Il voto dovrebbe tenersi in primavera, fra maggio e giugno, ma potrebbe slittare all’autunno, come accaduto lo scorso anno, se i dati della pandemia lo renderanno necessario. Circa 42mila gli elettori che saranno chiamati a scegliere direttamente i sindaci e a rinnovare contestualmente i consigli comunali. Le elezioni riguardano complessivamente oltre 55mila residenti, più di un settimo dell’intera popolazione provinciale.

Il dato con il quale già oggi tutti devono fare i conti è la difficoltà di coinvolgere cittadini nell’amministrazione della cosa pubblica. Scemata la forza trainante dei grandi partiti, ostacolati dalla pandemia gli scambi sociali e le occasioni di incontro, per molti cittadini la vita politica si è sempre più allontanata. La prova generale dello scorso anno, dove la difficoltà di formare le liste ha prevalso ovunque, è un campanello d’allarme che nessuno sottovaluta.

Nondimeno formazioni civiche, amministratori uscenti e rappresentanti dei partiti si stanno mettendo al lavoro per offrire ai cittadini l’opportunità di esprimere democraticamente le proprie scelte in campo amministrativo.

Uno solo, Castiglione delle Stiviere, il Comune sopra i 15mila abitanti dove si vota con il sistema del doppio turno (ballottaggio fra i due candidati più votati). Cinque anni fa vinse Enrico Volpi, appoggiato da Lega, Forza Italia e una lista civica. Delle tre coalizioni che gli si opposero una sola, il centrosinistra, è rimasta minoranza in consiglio.

Nell’hinterland vanno al rinnovo tre Comuni. Il più grosso è Goito, che supera i 10mila abitanti. Qui il sindaco uscente Pietro Chiaventi è disponibile alla ricandidatura. Dovrebbe semplificarsi il quadro a Castellucchio dove cinque anni fa era frammentato in 5 liste. Prevalse Romano Monicelli, oggi ricandidabile. Ha già annunciato invece che non si ripresenterà Fabrizio Avanzini, primo cittadino di Villimpenta.

Tre anche nell’Oglio Po le amministrazioni in scadenza. Bozzolo elesse 5 anni fa Giuseppe Torchio, dopo un primo tentativo finito con il commissariamento. Come lui, è ricandidabile Pino Baruffaldi a Pomponesco, al suo secondo mandato consecutivo dei tre che la legge consente nei piccoli Comuni. Alla boa del terzo è invece giunto Loris Contesini, a Gazzuolo. Dovrà cedere per questo la mano.

Nel Basso Mantovano due donne guidano i Comuni al rinnovo. A Moglia Simona Maretti, eletta pochi giorni prima del terremoto 2012, chiude il secondo mandato e non è ricandidabile. Lo è invece Angela Zibordi a San Giovanni del Dosso perché piccolo comune.