Truschi e Attene: «Il gestore venga al Campo scuola di Mantova per le soluzioni immediate»
Il delegato della Fidal e la prof della Libertas sul comunicato di High Five: «Bene i grandi progetti ma affrontiamo i problemi con il dialogo»
MANTOVA. Nessun intento polemico ma la volontà di risolvere i problemi immediati, apprezzando l’asserita disponibilità ad affrontare i grandi progetti. È il senso delle repliche di Gianni Truschi e Grazia Attene al duro comunicato di High Five. Il gestore del Campo scuola, rispondendo alle critiche mosse dai due succitati (a partire da pista coperta fredda e sala pesi svuotata), aveva replicato elencando una serie di interventi realizzati a soli due anni dall’arrivo, asserendo poi che l’annoso problema della pista indoor si deve affrontare in termini radicali (iniziando dall’allaccio alla rete del gas) con investimenti ingenti che non possono ricadere solo sul gestore. Gestore che, si legge nel comunicato, dalle società riceve solo 5/6 euro per atleta l’anno. Chiedendo ai club stessi di superare «visioni limitate ed egocentrismi», High Five aveva preannunciato lo studio di migliori soluzioni di gestione per far tornare il campo «fulcro» dell’alto livello con eventi di «primaria importanza». Infine, aveva auspicato un rinnovo della Fidal provinciale.
«Quanto al rinnovamento - attacca il delegato Truschi partendo proprio dall’ultima stoccata - in Consiglio sono da poco entrate tre persone tra i 30 e i 40 anni. Se si volevano altri, High Five poteva prendere parte alle elezioni. Eventi di alto livello? Da alcuni anni organizziamo pure diversi Campionati italiani grazie alla bella pista esterna rinnovata dal Comune. Per gare maggiori ci vorrebbe la pista a 8 corsie. I costi bassi per ogni atleta? Li stabilisce il Comune e le società sono disponibili a pagare di più ma se ci sono i servizi». L’ex azzurro del mezzofondo ripete di non voler polemizzare ma lavorare per l’atletica: «In attesa dei grossi interventi si devono comunque far funzionare le strutture: una soluzione si può trovare, a patto che il gestore dialoghi con le società, si confronti con chi frequenta il Campo scuola».
Un punto rimarcato anche dalla prof Attene che aveva sollevato per prima il ‘caso atletica’ lamentando la partenza per Modena del discobolo Matteo Storti anche per la mancanza di una sala pesi idonea per lavorare sulla forza: «Il gestore sul campo non si vede: qualche giretto in più potrebbe aiutarlo a comprendere meglio la situazione. Mi risulta che le comunicazioni con le società avvengano quasi essenzialmente via mail. Perché non si interpella direttamente chi da anni frequenta la struttura? Siamo solo tre società, ci vuole poco per organizzare ogni tanto un incontro per vedere quali sono i problemi». Infine, un accenno a Truschi: «Sta facendo tante gare e tante ne arriveranno ma si spera di poterle fare con maggiore tranquillità».