Mantova, in auto 160 carte di credito rubate: arrestati 3 professionisti del furto
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Si spacciano per funzionari di banca e ottengono i Pin: bonifici agli sportelli bancomat per 25mila euro
MANTOVA. Prima di essere fermati dai carabinieri, utilizzando solo alcune delle 160 carte di credito rubate di cui sono stati trovati in possesso, sono riusciti a fare bonifici attraverso gli sportelli bancomat, per oltre 25mila euro. Bonifici destinati, ovviamente, a dei prestanome.
Tre persone, tutte di origine campana, 43, 40 e 39 anni, sono state arrestate dagli uomini dell’Arma e ora si trovano rinchiusi in carcere a Mantova.
Il fatto è avvenuto martedì pomeriggio. Poco dopo le quindici una pattuglia del Nucleo radiomobile ha notato le tre persone sospette che, a bordo di due auto, percorrevano le vie della citt ponendosi una come staffetta dell’altra. Un particolare che ha insospettito i militari tanto da indurli al pedinamento. Dopo alcuni minuti, in prossimità di piazzale Mondadori, le due auto sono state bloccate e perquisite. Dal controllo sono spuntate, come accennato, 160 carte bancomat. Tutte rubate, a quanto pare dalle indagini, durante la spedizione via posta ai destinatari. Non si sa ancora quando e come siano state intercettate. Il sospetto è che qualcuno che sapeva della spedizione abbia avvertito i complici, andati così a colpo sicuro. Ma l’abilità dei truffatori si è spinta oltre. Sono riusciti, spacciandosi per funzionari di banca, a farsi dare il Pin delle carte di credito. Una volta ottenuto il codice, i tre non l’hanno usato per prelevare contanti ma per fare bonifici sui conti correnti di un prestanome.
Chi è titolare di un bancomat può utilizzare il servizio “bonifico” senza impedimenti legati alla banca e al tipo di carta di credito che possiede. A una sola condizione: quella di rivolgersi a strutture e punti che erogano questo tipo di servizio. Chi è titolare di una carta di debito o di credito, può richiedere che venga disposto un bonifico su un conto corrente del ricevente, comunicando i dati Iban del destinatario.
I carabinieri hanno proceduto anche alla perquisizione dell’alloggio dove i tre erano domiciliati: hanno rinvenuto quasi dodicimila euro in contanti, sicuro provento della loro attività. E a quel punto sono stati arrestati. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato la richiesta di custodia cautelare in carcere. Ora sono ancora in corso indagini per scoprire eventuali complici.