Anche i vigili del fuoco di Mantova nell’inferno del colorificio veronese
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Nel rogo scoppiato dopo un’esplosione nell’azienda Casati di Poiano è morto un operaio. Il caposquadra mantovano: «Al lavoro una quarantina di vigili per spegnere le fiamme»
MANTOVA. Sono stati chiamati anche i vigili del fuoco di Mantova a dare supporto ai colleghi di Verona per fronteggiare il tremendo incendio scoppiato, dopo un’esplosione, martedì pomeriggio nel colorificio Casati nella frazione di Poiano, in via Valpantena. Nel gravissimo incidente è morto un operaio di 58 anni, che viveva a Verona. Non è ancora chiaro cosa abbia provocato la deflagrazione. Pare che l'uomo stesse eseguendo una normale procedura lavorativa, forse il travaso di sostanze da un contenitore all'altro; in questa fase sarebbe scaturita una scintilla che, a contatto con i solventi chimici, avrebbe provocato l'esplosione.
L’incendio scoppiato nell’azienda, un’impresa storica del settore, è stato un vero inferno, tanto che i vigili del fuoco di Verona hanno chiesto l’ausilio alle stazioni di diverse province, compresa quella di Mantova.
Dal quartier generale dei vigili del fuoco di viale Risorgimento è così partita una squadra per portare scorte di schiumogeno, materiale indispensabile per spegnere l’incendio alimentato dai solventi utilizzati dalla fabbrica di colori.
«Sul posto c’erano squadre arrivate da diverse province – spiega il caposquadra, Luca Zambelli – alcune decine di colleghi che avevano spento il grosso delle fiamme. Il tetto del capannone era completamente carbonizzato e ancora non si poteva entrare all’interno dei locali per l’alta temperatura. Purtroppo ho saputo poi che nell’incendio è morto un operaio».
Nella zona è stato imposto fino a tarda ora la chiusura di porte e finestre delle case, per evitare il contatto con inquinanti tossici ancora nell'aria. Alle operazioni di spegnimento del rogo hanno preso parte una quarantina di vigili del fuoco.
L’esplosione è avvenuta all’interno dello stabilimento poco dopo le 16. Poco dopo dall'azienda si sono alzate dense volute di fumo nero. Le strade limitrofe alla ditta sono state chiuse per prudenza e poco dopo è scattata l’ordinanza di chiusura di porte e finestre nelle abitazioni della zona.