Il Pd all’attacco a Castiglione delle Stiviere: «Spazio ai privati in piazza Dallò»
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. La questione del recupero dell’immobile di piazza Dallò che ora ospita l’Arci Dallò, e che è stato ottenuto dall’amministrazione comunale grazie al federalismo demaniale, continua a far discutere. Il capogruppo della minoranza Pd, Maurizio Caristia, torna sul tema dopo il suo intervento nella seduta di consiglio di lunedì sera. «Il Comune, attraverso un relazione della sua dirigente, ha richiesto di modificare gli atti in essere per affidare a un privato la gestione del piano terra dell’immobile, invece che ad un organismo del terzo settore senza scopo di lucro. A parte il fatto della irritualità che una richiesta del genere venga sottoscritta da un dirigente e non dal sindaco, limitandosi lo stesso a fare da “passacarte”, di sicuro a tutt’oggi i nostri amministratori non hanno compreso che l’oggetto del trasferimento del bene al Comune a riservare gli spazi del piano terra ad attività di promozione culturale e di aggregazione sociale e solo strumentalmente alla somministrazione di cibi e bevande. Invece, per i nostri amministratori l’obiettivo è quello di aprire un ristorante al piano terra affidato ad un privato».
E prosegue: «Tant’è che a pagina 4 della relazione del Comune si legge testualmente “questa amministrazione ha intenzione di individuare… uno o più soggetti privati interessati a gestire attività di ristoro le cui caratteristiche verranno prossimamente meglio definite…. ».
Caristia accusa: «I richiami fatti nella nota del Comune a presunti incompatibilità con il Codice dei contratti sono strumentali e privi di fondamento sul piano normativo. La richiesta manifesta la totale confusione che regna in amministrazione su questa vicenda; la ratio del trasferimento del bene dal Demanio al Comune risiede nel progetto di valorizzazione, che altro non è se non il requisito di fondo dello stesso trasferimento dell’immobile per adibirlo per un servizio di valorizzazione culturale, non uno spazio da utilizzare da ristorante, individuando per la gestione un soggetto del terzo settore operante in ambito socio/culturale e senza scopo di lucro» .