A Mantova addio a Robertino, il destino lo ha beffato poco prima della pensione
MANTOVA. Lo si vedeva girare in città in sella alla sua speciale bicicletta quando aveva terminato il turno di lavoro in Comune. Per tutti coloro che incontrava c’era un saluto affettuoso accompagnato da una battuta. Ora tutto questo mancherà ai tanti amici, sgomenti di fronte alla notizia della sua morte che è cominciata a circolare la mattina del 21 maggio presto sul web.
Roberto Bonichini, per tutti Robertino, se n’è andato improvvisamente lasciando sgomenti la moglie e la figlia e gli amici che, increduli, hanno cominciato a riempire la rete di messaggi di cordoglio.
Robertino aveva 62 anni ed era in procinto di andare in pensione. Tra giugno e luglio avrebbe lasciato il lavoro che da decenni svolgeva con passione e perizia in Comune a Mantova. Il meritato riposo dopo anni passati tra pratiche prima finite a penna e poi al computer. Per questo il destino suona ancora più beffardo nei confronti di una persona che, partendo da una situazione di svantaggio, ha dovuto sgomitare per farsi largo nella vita. Le difficoltà, però, le ha sempre rivolte a suo favore. Era anche uno sportivo, un appassionato di canoa che faceva parte del gruppo canoisti del Mincio e si divertiva a solcare le acqua del fiume e dei laghi con la sua imbarcazione.
La sua simpatia era unica, come unico era il modo di rapportarsi con il prossimo, sempre pronto alla battuta, talvolta anche salace, ma sempre nel rispetto di tutti. Come rispettato e benvoluto era sul posto di lavoro, il Comune. Aveva cominciato a lavorare alla piscina Dugoni quando la gestione dell’impianto era ancora nelle mani dirette dell’ente locale; poi era passato in Via Roma, nell’ufficio di giunta, in quello della presidenza del consiglio e ai servizi sociali. Ultimamente era allo Sportello unico a Palazzo Soardi. «Ci mancherà» ripetono i suoi colleghi di lavoro. Robertino era una persona solare e divertente: la morte, però a distanza di poche settimana l’uno dall’altra del padre e della madre l’anno scorso, aveva steso su di lui un velo di tristezza che l’ha accompagnato sino alla fine.