Il melone delle terre salse mantovane vola: accordo con la Del Monte
SERMIDE E FELONICA. Il melone delle “Terre salse”, a nemmeno due mesi dalla sua uscita sul mercato e a un mese dall’entrata in produzione fa letteralmente Bingo.
Fresh Del Monte, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di frutta fresca, ha annunciato di aver siglato un accordo di collaborazione con Op Sermide Ortofruit, realtà nata nel 2009 da 7 coltivatori ed oggi riconosciuta a livello italiano per la produzione di prodotti ortofrutticoli di qualità.
In passato, la particolarità dei terreni “salsi” (salati) di queste aree del Basso Mantovano, era ostacolo alla coltivazione per la presenza di falde saline residuo degli antichi mari in epoche geologiche e per uno strato superficiale ricco di minerali provenienti dall’Appennino.
Terre grigie, salate e dure che oggi sono una manna per i produttori di frutta zuccherina, come i meloni e le angurie perché per un principio fisico la leggera salinità (metà di quella dell’acqua di mare), estrae per osmosi liquidi dalla pianta concentrando così gli zuccheri. Il risultato sono frutti eccezionalmente dolci e saporiti. Quelli che la Del Monte non si è voluta far sfuggire proprio per queste eccezionali particolarità.
La partnership ha come obiettivo portare sulle tavole dei consumatori italiani ed europei meloni d’eccellenza delle Valli Salse che hanno un elevato grado zuccherino e un delicato gusto e consistenza. «Del Monte è riconosciuto a livello mondiale come marchio di garanzia e qualità – ha spiegato Marina Bastianelli, business development manager della società – e la collaborazione con una realtà come Op Sermide Ortofruit riflette l’intenzione di diversificare il portfolio prodotti, puntando su eccellenze 100% italiane». Una scelta strategica, quella di Del Monte che vede già la società impegnata in filiere di alto valore aggiunto, come quelle di nuove varietà di kiwi, o di produzione di colture innovative come zenzero e curcuma a residuo zero.
L’organizzatore di produttori Sermide Ortofruit, 42 aziende socie che coltivano 1.500 ettari con un fatturato 2021 di 30 milioni generato dalla produzione di 21mila tonnellate di meloni e angurie alle quali si aggiungono pere e mele (10mila tonnellate) oltre che zucche.
Merito dell’accordo va al presidente Marco Bombarda, alla vice Francesca Nadalini e al direttore commerciale, Marco Franceschini, una lunghissima esperienza maturata sia in Italia che all’estero.
Uno staff che ha creduto da subito nelle potenzialità di un prodotto unico che ora grazie alla spinta commerciale del leader mondiale è destinato a raggiungere le tavole dei consumatori europei.