Arte sull’acqua torna a illuminare il Rio tra musica e atmosfera
Inaugurata la rassegna alle Pescherie con le installazioni di Salvagni e Freti
MANTOVA. Fa riflettere e, soprattutto, emoziona “Arte sull’Acqua” inaugurata mercoledì 7 settembre alle Logge delle Pescherie di Giulio Romano alla presenza dell’assessore Unesco Alessandra Riccadonna e di Paolo Corbellani presidente della Fondazione Pescherie.
Due le installazioni adagiate sulle acque sottostanti del Rio, “La Gabarra” di Lorella Salvagni e “L’io visibile” Nicoletta Freti, che, la sera, dalle 21 alle 23, dialogano con le note di Elena Terragnoli, appositamente composte.
È giunta alla sua diciottesima edizione la manifestazione a cura di “Non Capovolgere Arte Contemporanea”, associazione culturale di donne che si dedicano all’arte, che propone uno sguardo incantato e, al contempo, disincantato, ogni anno su un tema diverso.
L’edizione 2022 ha scelto “Senza confine”, con un pensiero alla guerra in Ucraina, che si potrà vedere fino a domenica in uno dei luoghi più suggestivi della città. «L’installazione di Lorella Salvagni rivisita lo scheletro di un’imbarcazione grazie a un incrocio di bracci in metallo e in oro, dimezzandolo ed esponendolo in direzione verticale, un intreccio che scommette sullo slancio verso l’alto, accenna al senso di un viaggio possibile che si nasconde oltre la superficie delle cose – ha spiegato davanti a un folto pubblico Donata Negrini, curatrice del progetto artistico -. L’opera di Nicoletta Freti si misura invece con quello che sta sotto l’increspatura dell’acqua e ne restituisce il mistero, coinvolgendo sapientemente tutto l’ambiente attorno. Un grande anello di materiale cangiante, in accordo con le variazioni della luce e del cielo, una forma essenziale e nitida, con un richiamo esplicito al capolavoro mantegnesco nel soffitto della Camera Picta».
L’evento, con l’organizzazione a cura di Ambra Alario, è patrocinato e sostenuto dal Comune di Mantova, con la collaborazione della Fondazione Le Pescherie, dell’associazione Amici di palazzo Te e di Aipo.