Gabbiano Mantova, l’ora della verità: Serafini al lavoro sulla testa
Meno quattro giorni al primo turno di playoff per l'A3, obiettivo di una stagione intera per il Gabbiano.
La squadra mantovana, dominatrice del girone C di B chiuso a punteggio pieno come mai nessuna in passato in Italia, giocherà sabato 13 maggio alle 21 ad Acqui Terme contro la vincitrice del girone A.
Tra Top Team e Negrini Cte La Bollente ci sono già due precedenti stagionali, entrambi di Coppa Italia: il 3-2 per i piemontesi che a Cerese ha qualificato entrambe alla Final Four e la stessa finale per la coccarda di categoria, che a Bologna lo scorso 8 aprile, ha visto il netto successo di Acqui Terme. Precedenti, in particolare quello di Bologna, che tuttavia non mettono paura a Simone Serafini, coach del Gabbiano. «Sappiamo bene che ogni gara fa storia a sè e in particolare i playoff raccontano spesso una storia diversa dalla regular season - sottolinea il tecnico originario di Civitavecchia -. Abbiamo visto esiti opposti nelle gare scudetto nel giro di pochi giorni o rimonte che parevano impossibili da parte di squadre meno accreditate. Questo perché subentra in modo preponderante l'aspetto emotivo, che non è completamente allenabile, a differenza degli aspetti tecnici. Io non credo che il pesante 0-3 di Bologna esprima la differenza di valore tra noi e Acqui. Penso piuttosto che sia stata una giornata storta nella quale tutto ha funzionato bene per loro e non altrettanto per noi, almeno nei primi due set. Ci aspettiamo una gara tosta, quello sì, dai valori tecnici molto alti per la categoria. Ma aperta a qualsiasi soluzione».
Nelle ultime settimane Serafini ha cercato di affinare ulteriormente i dettagli: «Abbiamo lavorato ad esempio sulla gestione della battuta, la cui efficacia nel volley di oggi è fondamentale. Tanti sanno tirare forte il servizio e con precisione ma farlo sul 24 pari non è scontato. Per questo abbiamo insistito anche sugli aspetti mentali, per quanto non facilmente allenabili. Abbiamo cercato di sistemare ancora qualcosa nel nostro gioco, con l'intento di migliorarci. Due sono le filosofie psicologiche: quella brasiliana di giocare senza punteggio per dare sempre la massima importanza ai punti; quella statunitense di porsi sempre un traguardo a breve scadenza. Sono entrambe valide. Noi l'obiettivo da raggiungere ce lo siamo ritrovato in casa e questo ci ha aiutato: nell'ultimo mese, dopo il ko in Coppa, volevamo fortemente il record di punti e di vittorie. È stato uno stimolo in più».
L'altro è atterrare finalmente in A3, dopo un'attesa lunga un anno e forse più. Di mezzo ci sono gli interessi di Acqui Terme e Scanzorosciate, regina del girone che affronterà i piemontesi in casa mercoledì prossimo e calerà a Cerese sabato 20 maggio.