Mantova calcio in attesa del ds. Spinale verso il ritorno. Il ritiro a Veronello
Quella che inizia lunedì 29 maggio sarà la settimana decisiva sul fronte del nuovo direttore sportivo del Mantova. Un casting avviato dal presidente Filippo Piccoli immediatamente dopo la retrocessione in serie D e che dopo una fitta rete di colloqui e contatti sembra avere ridotto a tre il numero dei papabili. Il sogno rimane Giuseppe Magalini, ma dal punto di vista operativo la trattativa presenta complicazioni soprattutto sui tempi lunghi legati all'ipotesi di ripescaggio in C. Per la quale occorrerà attendere almeno un mese. Più percorribili le piste che portano ad Alfio Pelliccioni, su cui ha posto gli occhi anche l'Avellino, e a Christian Botturi, artefice del gran campionato della Pro Sesto e pure al centro di molte voci di mercato. Terzo incomodo Antonio Obbedio, ex Renate.
Intanto il presidente ha scelto Veronello come sede del ritiro estivo e iniziato un'opera di recupero delle potenzialità locali per accrescere il senso di appartenenza della società al territorio. Il nuovo responsabile del settore giovanile sarà Marco Fioretto, mantovano di San Giorgio, con un passato di una decina di anni da allenatore e anche direttore del vivaio del Chievo. Quest'anno Fioretto, 50 anni, era tecnico della Primavera dell'Atalanta ed è stato esonerato un mesetto fa. Un nome di rilievo con un sacco di esperienza in ambienti professionistici per effettuare un salto di qualità a livello giovanile. E non è un mistero la volontà di Piccoli di portare nello staff tecnico del nuovo allenatore Manuel Spinale, recordman di presenze di tutti i tempi nella squadra biancorossa.
In attesa di novità, ha lasciato Mantova per tornare in Sicilia Gaetano Monachello: dopo la fine del campionato l'attaccante si è allenato a Mantovanello per recuperare i mesi persi dopo l'operazione al legamento crociato del ginocchio. Monachello ha mantenuto comunque la casa in affitto a Mantova per tutta l'estate, lasciando intuire ad amici e persone a lui vicine di gradire di restare in maglia biancorossa in caso di ripescaggio tra i professionisti. Tra l'altro è stato visitato dal dottor Antonio Zanini, che lo aveva operato lo scorso autunno, il quale lo ha trovato molto bene dal punto di vista ortopedico e anche motivazionale. Il noto chirurgo mantovano è anche intervenuto sul ginocchio destro di Andrea Procaccio, rimuovendo un'esostosi pregressa (deformazione ossea) che si protraeva fin dai tempi della Triestina. Tutto perfettamente riuscito, con circa sei settimane di tempo per il ritorno alla piena attività agonistica, indipendentemente dalle scelte societarie sul suo conto.