Estate senza bici a noleggio a Mantova: nuova flotta da settembre

Ma il bike sharing? Dove sono finite le bici con i cerchioni arancioni, diventate parte dell’arredo urbano e abbandonate spesso in luoghi non convenzionali? La domanda attraversa la città. La risposta ce l’ha l’assessore Iacopo Rebecchi: «Il contratto con MoBike è finito e le biciclette sono state ritirate, in attesa del rinnovo della flotta». La buona notizia è che il servizio sarà in continuità, perché ad aggiudicarsi la nuova gara – bandita da Aster per conto del Comune – è stata RideMovi, la società italiana che nell’autunno del 2019 rilevò MoBike Europa salvandola dal fallimento. Così per tre anni con un contratto di circa 130mila euro.

«Chi ha ancora del credito da spendere stia tranquillo che non andrà perso – rassicura Rebecchi – il tempo di riorganizzare il servizio, e tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, prima del Festivaletteratura, le bici saranno nuovamente disponibili». Se proprio, nell’attesa si potrà usare il credito per il noleggio nelle altre diciassette città italiane servite da RideMovi, da Lignano Sabbiadoro a Palermo. Più un pugno di località europee.

Insomma, per luglio e agosto Mantova dovrà fare senza. Non è un peccato, proprio nel periodo delle ferie, con la stagione dei concerti e i turisti in marcia? «In realtà, guardando ai dati di utilizzo, soprattutto il mese di agosto appare fiacco – riferisce l’assessore – e poi l’attesa sarà ripagata dalla nuova flotta». Cento e-bike più potenti e maneggevoli rispetto al modello precedente, con le ruote più larghe per affrontare i ciottoli, e cinquanta biciclette muscolari, più leggere e confortevoli.

Tramonta invece definitivamente l’ipotesi di arricchire l’offerta con i monopattini elettrici: giudicati dal Comune non adatti al centro storico – sempre a proposito di ciottoli – e sconsigliati dall’annunciata stretta al Codice della strada.

Altra novità, anticipata da Rebecchi, una gestione più disciplinata del servizio nel perimetro del centro: «Individueremo tre o quattro aree dove poter prendere e lasciare le bici, sia per avere un parcheggio più ordinato sia per agevolare gli utenti». Basta ricerche affannose con lo smartphone in pugno, per localizzare la bici più vicina.

E se qualche ciclista ribelle non volesse adeguarsi? «Lasciare le bici al di fuori dalle aree che individueremo non sarà possibile, perché non si chiuderebbero e l’utente continuerebbe a pagare il noleggio. Così per mezzo della geolocalizzazione».

Negli altri quartieri, invece, e-bike e biciclette muscolari si potranno lasciare liberamente. Ma sempre secondo il buon senso: niente fossi e marciapiedi e non in mezzo alla strada.