Lavori al campo nomadi di Mantova: nuovi impianti elettrici e via tutte le caldaie a gas
Duecentocinquantamila euro. È la cifra che il Comune ha stanziato con l’ultima variazione di bilancio per mettere a norma gli impianti elettrici del campo nomadi di via Learco Guerra, accanto al Migliaretto, e sostituire il gas, con cui oggi si riscalda l’acqua dei bagni e i locali, con l’energia elettrica. In ognuna delle ventisei piazzole di sosta verranno installate colonnine elettriche con potenza di 3 kilowatt ciascuna. Si tratta di un intervento molto atteso soprattutto perché mette in sicurezza l’impianto elettrico del campo ed elimina il rischio di esplosioni e incendi per le circa 120 persone che lo abitano, tra cui molti bambini. I lavori consistono nel rifacimento delle linee elettriche, dei quadri e dei circuiti elettrici, nell’installazione delle colonnine elettriche e nell’allestimento di quindici bagni con boiler elettrico per acqua calda sanitaria e termoarredi tecnici. I quadri elettrici verranno blindati per evitare manomissioni e saranno dotati di sistema di videosorveglianza e di allarme.
Con quei lavori, che eseguirà Aster come società in house del Comune che ha in gestione la struttura di via Guerra, si risolverà anche un problema che si trascina da anni: quello delle bollette arretrate e non pagate dai residenti. Attualmente esiste un contatore generale che registra i consumi e quando c’è da dividerli in modo che ogni famiglia paghi il dovuto ci sono difficoltà ad attribuire il consumo singolo. Così in tanti preferiscono non pagare nemmeno i cento euro di forfait. Con l’eliminazione del gas e i contatori personalizzati ognuno pagherà il suo.
«In questi anni – spiega il vicesindaco nonché assessore al bilancio Giovanni Buvoli – i residenti del campo hanno accumulato un arretrato di circa 300mila euro. Con i contatori singoli messi in ogni piazzola misureremo i consumi pro capite e quindi sapremo da chi recuperare i soldi non versati. Per quanto riguarda la messa a norma degli impianti, l’intervento è dovuto perché va garantita la sicurezza a tutti gli abitanti del campo».
I lavori inizieranno a metà settembre e termineranno a fine ottobre, sempre che i tempi di progettazione siano rispettati e non ci siano difficoltà nel reperire materiali.