Approvato l’emendamento che velocizza la gara del ponte di San Benedetto Po
Dopo tante notizie amare, ritardi, slittamenti dei tempi, da Roma arriva una novità positiva per il ponte che scavalca il Po. Le commissioni riunite ottava e decima del Senato hanno approvato l’emendamento che consentirà di accelerare di circa due anni i tempi di realizzazione del tratto mancante, quello golenale, del nuovo ponte. A realizzare l’obiettivo il senatore mantovano Andrea Paganella (Lega Salvini) che pur di portare al traguardo la proposta, ha fatto il giro dei ministeri del Mef e dei rapporti con l’Europa facendo la spola fra Roma e New York, dove è stato nella delegazione parlamentare all’Onu. «Non potevo fallire l’obiettivo di questo emendamento - spiega - . Lo dovevo come promessa a tutto il territorio, ai cittadini, alle imprese, che in questi anni hanno subito disagi e difficoltà a non finire rischiando di perdere la fiducia nelle istituzioni. E lo dovevo anche ai miei nonni, che abitavano fra Sustinente e Roncoferraro, che mi hanno fatto capire l’importanza nel passato del ponte e quella ancora maggiore oggi nel collegare mi territorio a nord e sud del Po e che grazie al ministro Salvini oggi ha qualche chance in più».
In sostanza l’emendamento sfrutta il nuovo codice degli appalti pubblici al cui interno è consentita una deroga sulle gare, che possono essere ad invito e non a valenza europea anche se lo sarebbero per importo, ove vi siano condizioni di urgenza. Condizioni che il ponte sambenedettino, sottoposto a lavori di complessa riqualificazione dopo che il terremoto del 2012 ne ha minato la stabilità. Da allora il traffico sulla vecchia struttura in cemento è consentito solo ai mezzi leggeri e la Provincia, che monitora costantemente la struttura, ha spiegato che il cemento è ormai a “fine vita”.
Per questo il traffico sarà trasferito sul nuovo ponte metallico, per ora in sede provvisoria, in attesa che si costruisca la parte mancante dell’opera, i 500 metri del tratto in golena, la cui realizzazione a tempi ordinari richiede circa 5 anni, con completamento previsto a metà 2028. Grazie all’emendamento sarà possibile raccorciare i tempi di circa due anni, Sino al completamento totale della struttura, dalla strada Romana, grazie ad un “bypass” attualmente in costruzione. per attraversare il fiume si salirà sul nuovo ponte, sempre con la limitazione del traffico pesante. Per questo i disagi attuali (strade alternative da percorrere per camion, trattori e autobus)continueranno ed è importantissimo poter raccorciare i tempi di gara. Così come prevede l’emendamento approvato.