Cantieri di Barcola e la corsa per l’estate: «Entro fine maggio primi lavori chiusi»
TRIESTE La data da cerchiare sul calendario è fine maggio, quando, secondo Michele Babuder, Elisa Lodi e Giorgio Rossi - i tre assessori comunali coinvolti a vario titolo nel dossier Barcola - una parte consistente del litorale più frequentato dai triestini verrà «restituita alla cittadinanza». E questa parte include la quasi totalità della passeggiata lungomare, le aree verdi e le aree giochi nella pineta, l’ex Cedas, tutti i Topolini nella parte alta (le terrazze) e la metà anche nella parte bassa (i numeri 1, 2, 3, 8, 9, 10, e la parte compresa tra il 7 e l’8). Con la “Mula de Trieste” a fare da “garante” sull’estate 2024, che, inevitabilmente, sarà più complicata del solito per gli habitué, con spazi a disposizione compressi e alcuni punti inagibili, in particolare la parte centrale dei Topolini, dal quarto al settimo.
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Lamentele e polemiche non mancano e non mancheranno tra chi sperava sulla fine dei lavori in tempo utile per riappropriarsi della riviera, ma Michele Babuder, assessore alla Pianificazione territoriale, taglia corto: «Abbiamo fatto il possibile e abbiamo fatto tanto. In sette mesi restituiremo la quasi totalità della pineta e della passeggiata lungomare dopo una mareggiata devastante. Parliamo di un’operazione da quasi 7 milioni di euro, stanziati per buona parte dalla Regione e in quote minori dal Comune e dalla Fondazione CRTrieste (200 mila euro e altri 100 mila anticipati per il primo e 220 mila per la seconda, ndr.). A chi ci dice che potevamo muoverci più velocemente rispondo che i lavori di messa in sicurezza sono iniziati il giorno successivo alla mareggiata. Poi siamo partiti subito, non appena arrivati i fondi della Regione in marzo, con il ripristino della passeggiata, con cubetti di porfido e masegno sistemati quasi ovunque. Restano scoperte alcune porzioni di porfido, che verranno gradualmente sistemate nel corso dell’estate. Entro maggio - sottolinea Babuder - quasi tutta la pineta sarà restituita alla città, a partire da aree verdi e giochi. Il passo successivo sarà il rafforzamento della scogliera nelle aree maggiormente danneggiate con nuove pietre, tra settembre e ottobre, prima della Barcolana».
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La Fondazione CRTrieste si sta occupando, con un affidamento diretto, proprio del rifacimento delle aree verdi, degli spazi gioco e dei vialetti interni alla pineta. Ieri mattina gran movimento di operai, tecnici, escavatori e furgoncini per ridare vita a scivoli e altalene distrutti dalla furia del maltempo. Spiega il segretario generale Paolo Santangelo che, per quanto riguarda le quattro aree verdi (due ai lati della fontana e una, novità 2024, all’inizio del lungomare Benedetto Croce, dopo piazzale 11 Settembre) «i lavori sono iniziati l’11 aprile e termineranno entro metà maggio, con un investimento pari a 38.750 euro, mentre le risorse messe in campo per le aree giochi è pari a 183 mila euro. In totale sono cinque, delle quali tre completamente rifatte e due parzialmente. La fine del cantiere è prevista entro metà maggio».
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Di competenza dell’assessorato alla Cultura è il ripristino della statua delle Sirenetta, meglio nota come “La Mula”, sradicata dalla struttura e ancora in magazzino. L’assessore Giorgio Rossi spiega che «sono rimasti in piedi il palo e il vecchio capitello, realizzato vent’anni fa. Abbiamo valutato che, piuttosto che buttare via entrambi, fosse preferibile trovare il vecchio progetto negli uffici comunali. Purtroppo ci abbiamo messo un mese e mezzo e il progetto è saltato fuori solo la scorsa settimana: Ora rafforzeremo il vecchio capitello per agganciare in modo più efficace, attraverso una piastra di fondo, la statua, prima fissata al capitello solo attraverso quattro occhielli agli angoli. Auspico che la Mula sia di nuovo al suo posto entro fine maggio».
L’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi immagina di riaprire le docce entro metà marzo, nella consapevolezza che «per l’estate 2024 chiediamo un po’ di pazienza ai triestini». Lodi fa il punto sui lavori di sua competenza: «I Topolini, dal 4 al 7, non saranno a disposizione dell’utenza nella parte inferiore, perché i lavori sono complessi e necessitano di un progetto esecutivo: puntiamo a restituirli alla città il prossimo anno. Però tutte le terrazze saranno accessibili e i Topolini 1, 2, 3, 8, 9, 10, oltre alla parte compresa tra il 7 e l’8, saranno fuirbili enrto metà maggio anche nella parte bassa».