Code di mezz’ora alla Becca, sotto accusa il semaforo
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Auto in fila negli orari di punta, il Comitato per il ponte scrive alla Provincia: «Meglio ritornare agli operai con la paletta per regolare il flusso di traffico»
LINAROLO. Code al ponte della Becca. E i cittadini protestano, stanchi di stare in fila almeno 25 minuti ogni giorno, al mattino sul lato Mezzanino e, nel tardo pomeriggio, sul lato Linarolo. «È’ una situazione assurda che prosegue da un anno, ma che ormai è diventata insostenibile», dicono i tanti pendolari che passano sulla Bronese per andare o tornare dal lavoro e i genitori che accompagnano o riprendono da scuola i figli.
IL COMITATO
A chiedere alla Provincia di intervenire è il Comitato Ponte della Becca che punta l’indice contro il semaforo “intelligente”, con impianto laser che regola il flusso del traffico in base alla fila. Provincia che non ha più alcuna competenza sull’ex strada provinciale 617, sulla quale insiste la Becca. Strada e ponte dal 3 maggio sono stati trasferiti ad Anas a cui ora spetta la gestione di questa arteria strategica. «Il risultato del semaforo intelligente è deludente – sostiene il direttivo del Comitato -. Le code si ripetono quotidianamente, per questo abbiamo scritto alla Provincia chiedendo di introdurre di nuovo i movieri con paletta per regolamentare il traffico. Il semaforico non funziona e in alcuni momenti della giornata non c’è altro modo per ridurre la coda se non quello di utilizzare i movieri per favorire, nelle ore di punta del mattino, le auto che arrivano dall’Oltrepo e, in quelle pomeridiane, i mezzi provenienti da Pavia. È probabile che siano necessarie ulteriori risorse per risolvere il problema».
ORE DI PUNTA
Al mattino, sul lato Mezzanino, dalle 7 alle 9 la fila raggiunge alcuni chilometri. Code che si formano anche dalla parte di Linarolo, verso le 18,30.
«Il semaforo – aggiungono dal Comitato - sta dimostrando di funzionare solo nelle ore non critiche. Non serve in quelle in cui si condensa il traffico. Chiediamo quindi di tenere conto dei disagi che si stanno causando ai pendolari che, ogni giorno, attraversano la Becca».
Il ponte è oggetto di interventi di sistemazione che dovrebbero concludersi a giugno, uno slittamento rispetto al programma iniziale dovuto a ulteriori lavori resi possibili grazie al ribasso d’asta. La Provincia aveva infatti deciso di mettere in sicurezza un’ulteriore campata, facendo salire da 9 a 10 il numero di quelle su cui si sta intervenendo. Sono complessivamente 13 le campate del ponte. Lavori che hanno evidenti ripercussioni sul traffico. —
Stefania Prato