Un monologo sulla depressione a Bereguardo
Un monologo per far capire a tutti – giovani e meno giovani - che per vincere la depressione bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto ai primi segnali.
Lo spettacolo
Non per forza devi peraltro essere reduce da un lutto o da una violenza per imbatterti nella depressione. Può accadere anche se apparentemente hai tutto, magari una buona famiglia e tanti amici. E non per questo devi vergognarti. Grazia Rosato, ventenne pavese e Benedetta Carrara, classe 2000 di Sondrio, hanno scritto a quattro mani lo spettacolo teatrale "Ludo" proprio per ribadire questi concetti. Sono amiche, si sono conosciute frequentando Spazio Verticale e da allora hanno unito le loro sensibilità su questi argomenti, cercando anche di coinvolgere i giovani. A un loro questionario -raccontano- con domande aperte inviate ai ragazzi hanno risposto oltre trecento coetanei. Da lì allora l'idea di scrivere "Ludo", che andrà in scena sabato sera alle 21 al Castello di Bereguardo (ingresso ad offerta, prenotazione consigliata al 351.8860965 o 339.7540988).
Sul palco Grazia Rosato, che per tre quarti dello spettacolo veste i panni dell'amica di Ludo, ragazza ricoverata in ospedale dopo un tentato suicidio. «In maniera anche un po' goffa –spiega Rosato – tenta di aiutarla, porta con sè un baule pieno di ricordi dell'infanzia e della loro amicizia. In questo modo si capirà che Ludo in realtà non ha subito traumi particolari e che la depressione non va per forza associata a episodi drammatici accaduti». Nell'ultimo quarto di spettacolo Grazia Rosato sarà invece Ludo, con il suo cammino di presa di coscienza e con la forza di chiedere aiuto. Si propone, come naturale seguito della performance, un dialogo con il pubblico e l’invito a partecipare al questionario da cui ha preso origine lo spettacolo, i cui risultati potranno poi essere utili a iniziare un approfondimento sul tema. Il calendario di "Ludo" è al momento in allestimento con una serie di date.
A Bereguardo è in programma la quarta rappresentazione, dopo un mini-tour in Valtellina, zona di origine di Benedetta Carrara. Uno spettacolo molto consigliato anche per le scuole. —
Daniela Scherrer