Alessandro e i momenti felici a Mestre con la trasmissione "l’Eredità". Da Insinna arrivano regalo e invito

MESTRE. Una trasmissione e un conduttore che sanno riempire le serate delle famiglie italiane e che hanno saputo anche riempire di gioia il cuore di un giovanissimo mestrino.

Aleggia ancora nell’aria l’atmosfera natalizia e allora è giusto che questo racconto che riguarda il programma l’Eredità condotto da Flavio Insinna e il dodicenne Alessandro, venga raccontato da chi ha dato inizio a quella che lei stessa definisce «una piccola e meravigliosa storia di Natale».

A parlare è la mamma di Alessandro, Paola Banovaz, che è anche presidente dell’associazione mestrina For Me D’Abili, scuola calcio per ragazzi e ragazze con disabilità.

«Il 9 dicembre scorso, reduci dalla nostra piccola quarantena, invio una mail alla redazione de l’Eredità. Dopo giorni chiusi in casa, voglio regalare a mio figlio una prospettiva elettrizzante, il coronamento di uno dei suoi tanti sogni. Scrivo all’eredità chiedendo di poter visitare gli studi con il mio ragazzo. Spiego la sua passione per questo gioco a premi che lo coinvolge come il suo grande amore (il cinema), che lo sprona a leggere le parole sullo schermo, a ballare assieme alle professoresse".

"Insomma, per un ragazzo fuori dagli schemi come il mio, questo programma rappresenta un momento di vero stimolo, un motivo per coltivare la sua passione per il ballo e la musica e veicolare altre cose meno piacevoli (la lettura) nel binario del divertimento".

Paola però non immagina quello che dopo qualche giorno accade. «Non speravo francamente in una risposta né tantomeno in una mail del simpatico Insinna. Che invece si fa vivo scusandosi che, causa coronavirus, non è possibile far entrare nessuno negli studi (a parte i concorrenti ovviamente). Quando l’emergenza sanitaria si allenterà si potrà pensare a una breve visita ma, nell’attesa, vuole inviare un regalo al mio ragazzo. È un’attesa febbrile (per il ragazzo e pure per la sua mamma) ma alla fine ecco che arriva il dono che mancava sotto il nostro albero. L’emozione di Alessandro è incredibile. Un gesto gratuito, non richiesto e non dovuto».

Tutto nato appunto dall’iniziativa di una mamma che voleva regalare un’altra giornata speciale al suo “sognatore”. «Scrivere alla redazione dell’Eredità è stata un’idea maturata durante la nostra settimana di quarantena. Alessandro si è annoiato a morte e sofferto l’assenza di figure per lui importanti, amici di famiglia e nonna che vede regolarmente. Ho voluto quindi regalargli una prospettiva e qualcosa di diverso dalla solita routine quotidiana".

"Questi “colpi di testa” sono idee comuni tra genitori di figli con bisogni particolari. Soffriamo infatti i pochi – se non l’assenza completa – di amici coetanei, la sospensione di attività sportive e ricreative extrascolastiche e, nel caso di mio figlio, la chiusura dei cinema (mio figlio adora andare al cinema e guarda di tutto). Flavio Insinna ha colto il senso della mia richiesta e vista l’impossibilità di visitare gli studi per l’emergenza sanitaria ha voluto comunque dare un segno di vicinanza regalandoci oltre al gioco una sua foto autografata e con dedica. Ritirare il pacco e scartarlo, per mio figlio ha significato interrompere per un attimo l’infilata di giornate tutte uguali e terribilmente svuotate di tutto quello che lo stimolava e gli dava soddisfazione». —



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