Impiegata dell’Ascom muore a 59 anni dopo 6 mesi di malattia, dolore a Chioggia
Milena Boscolo Camiletto era al front office dispensava consigli, non solo ai colleghi con cui lavorava da quasi quarant’anni ma anche ai molti commercianti che ha visto nascere, crescere e consolidarsi
CHIOGGIA. L’associazione commercianti di Chioggia in lutto per la tragica e prematura scomparsa di Milena Boscolo Camiletto, venuta a mancare venerdì a soli 59 anni a causa di una malattia incurabile. Una morte improvvisa, dopo appena sei mesi di malattia, per alcuni un fulmine a ciel sereno, vista anche la riservatezza della donna.
Lunedì si sono svolti i funerali nella chiesa parrocchiale del Buon Pastore, nella zona nuova di Sottomarina. Ma è il vuoto che Milena ha lasciato in associazione che non sarà facilmente colmabile. Era lei che aveva il contatto con gli associati al front office, dispensando consigli, non solo ai colleghi con cui lavorava da quasi quarant’anni ma anche ai molti commercianti che ha visto nascere, crescere e consolidarsi.
La ricorda commosso il presidente di Ascom, Alessandro Da Re. «Purtroppo», dice, «non è un momento molto felice per la nostra associazione che è stata segnata da molti, troppi lutti negli ultimi anni, da Maria Grazia Marangon a Milena Boscolo Camiletto. Milena era una delle impiegate storiche della nostra associazione, presente nel front office, sempre pronta a regalare un consiglio, un sorriso. Lavorava con noi da una vita e per me, ma come per molti altri, più che una collega era un’amica".
"Era una figura importante perché faceva da collante tra gli associati e l’associazione. Non dico nulla di retorico se penso a lei come ad una brava ragazza, sempre disponibile, solare. Milena ci mancherà tantissimo e non sarà facile sostituirla. Come Ascom siamo molto vicini alla famiglia, al marito Aldo, che conoscevo personalmente, e ai due figli. Era anche nonna, tanto che si era messa in part-time per accudire proprio i nipoti e non vedeva l’ora di andare in pensione per avere molto più tempo da dedicare a loro. Mi spiace purtroppo che a causa delle restrizioni per il Covid non ho potuto salutare la sua splendida famiglia come avrei voluto». —
DANIELE ZENNARO