Risse e atti vandalici a San Donà, il Comune lancia l'sos alla polizia
SAN DONA'. Risse, liti violente e atti vandalici, il Comune chiede un vertice con le forze di polizia. L'assessore alla sicurezza, Walter Codognotto, ha chiesto la convocazione di un tavolo con polizia locale, carabinieri e guardia di finanza per affrontare seriamente il fenomeno. «Non abbiamo mai trascurato alcun episodio - ha detto - e non lo faremo. Discuteremo con i vari comandanti per capire come agire». L'ultimo pestaggio tra corso Trentin e via Battisti ha suscitato lo sdegno dei commercianti che vi hanno assistito in diretta lunedì pomeriggio intorno alle 16.
La polizia locale ritiene di aver individuato quattro magrebini minorenni che si sono rincorsi e picchiati anche utilizzando il cavalletto metallico di una bicicletta. La ricostruzione è in atto, pare un regolamento di conti, ma non ci sono finora denunce o querele e non sarà semplice procedere se non con l'identificazione. Intanto le polemiche continuano sul versante della sicurezza. Per la lista Zaccariotto, il consigliere Simone Cereser e Diego Paludetto hanno ricordato la loro proposta di Daspo urbano per allontanare chiunque sia pericoloso per la comunità. La Lega, con i consiglieri Costante Marigonda, Maria Carla Midena e Giuliano Fogliani chiede misure concrete e ricorda di aver segnalato ormai da anni la deriva e il degrado del centro, addirittura in un Consiglio comunale straordinario che alla giunta era parso allora eccessivo.
Lo stesso segretario della Lega, Alberto Schibuola, invoca un intervento dei carabinieri del battaglione di Mestre. Massimiliano Rizzello (FdI) rilancia con un serio rinforzo dell'organico della polizia locale che non è stato adeguatamente aumentato dopo i pensionamenti. Infine, Lucia Camata, a nome dei cittadini impegnati nella sicurezza, è preoccupata. «E' sotto gli occhi di tutti l'aumento dei comportamenti devianti, spesso aggressivi di giovani e giovanissimi nella nostra città - premette, - questi evidenziano un fenomeno grave e non c'è molto tempo per affrontare il problema. E l'episodio del taglio delle gomme la dice tutta: non hanno paura e non temono nessuno. La situazione sta diventando insostenibile e servirebbero maggior controlli». —
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