Arrivate 18 mila dosi per il Veneziano, prenotazioni ferme
VENEZIA. Diciottomila dosi di vaccino in arrivo tra venerdì sera e sabato mattina: la campagna dell’Usl 3 continua a marciare. Almeno per il momento. Fino al prossimo martedì, giorno in cui di settimana in settimana arrivano i rifornimenti, non saranno infatti aperti nuovi slot per le prenotazioni che dunque sono rimaste ferme alle 15.352 registrate venerdì mattina, di cui 13.872 ultra 70enni a cui si aggiungono 721 pazienti fragili e 760 disabili.
Ecco spiegato perché i tanti che hanno provato venerdì a connettersi al portale dell’azienda sanitaria non sono riusciti a trovare una finestra disponibile. Tutti gli appuntamenti fissati nel corso degli ultimi giorni, dunque, saranno confermati a differenza di quanto accaduto in altre aziende sanitarie del Veneto che hanno dovuto far fronte all’esaurimento delle scorte.
Merito delle 10 mila dosi di Pfizer arrivate martedì scorso per l’Usl 3, delle 5 mila dosi di Moderna di ieri sera e delle 13 mila di AstraZeneca in programma per questa mattina. Si procede dunque step by step, come dimostrato dallo sblocco delle prenotazioni per i 70-79enni avvenuto mercoledì sera tra lo stupore generale: nell’arco di appena 12 ore sono andate bruciate 5. 300 prenotazioni. Dopo aver già superato quota 110 mila vaccinazioni, l’imperativo è di correre il più velocemente possibile. Anche perché nel frattempo, la curva del contagio non si arresta.
Venerdì in base al bollettino delle 17 rilasciato da Azienda Zero, sono stati 236 i nuovi casi di infezione. Sono 6.452 i pazienti attualmente positivi nel Veneziano. Un nuovo focolaio si è registrato nel carcere maschile di Santa Maria Maggiore. Lunedì un’intera sezione era stata chiusa dopo la positività di un detenuto e nella giornata di martedì chiunque ci fosse entrato in contatto era stato sottoposto a tampone. I risultati comunicati ieri hanno confermato la positività di sei persone.
Emergenza in via di risoluzione invece al carcere femminile della Giudecca, dopo il maxi focolaio di qualche settimana fa. Con numerose negativizzazioni negli ultimi giorni, il personale di polizia penitenziaria è già stato vaccinato. Sempre in base al bollettino di ieri, nessuna vittima in provincia di Venezia nelle ultime 24 ore: il numero dei decessi è rimasto fermo a 1.831. Martedì scorso infine si è riunito il tavolo dell’emergenza Usl 3 insieme al direttore generale e alle organizzazioni sindacali.
«Ci segnalano che vi sarebbero una quindicina operatori vaccinati che nel corso della consueta sorveglianza sanitaria sarebbero risultati positivi al tampone molecolare», fa sapere la Cgil. «In attesa dell’esito dei prelievi per i titoli anticorpali, segnaliamo come la prudenza deve essere sempre presente in questo periodo. Serve poi una rete più capillare di vaccinazione soprattutto per il Comune di Venezia che ha un territorio molto ampio e complesso. Per rafforzare la campagna vaccinale servono anche risorse aggiuntive». —
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