Sos degli agricoltori: «Troppi danni causati dalle nutrie»
CONCORDIA. Migliaia di nutrie minacciano l’agricoltura, ma soprattutto la tenuta delle rive di canali e fossati. A Concordia Sagittaria è scattata una raccolta firme, lanciata da agricoltori e residenti. Le nutrie costruiscono le tane vicino alle arginature che, indebolite dai cunicoli scavati dal roditore, finiscono per cedere al transito di trattori e mezzi pesanti. Alla perdita dei raccolti si aggiunge, dunque, il pericolo per chi transita e per l’intero equilibrio idrogeologico.
«Ci sono migliaia di esemplari da Loncon a Sindacale», denuncia Marzia Corbetta, «con tre parti l’anno, le colonie di nutrie stanno crescendo a dismisura. Abbiamo timore a girare in macchina, rischiamo di investirle e di provocare danni alle vetture. Sui campi le mietitrebbie devono muoversi con estrema attenzione. Più di una volta il terreno è franato sotto il loro passaggio, a causa delle gallerie scavate dalle nutrie».
Alla mobilitazione si unisce la Confederazione Italiana degli Agricoltori (Cia). «Da quando la gestione è passate dalle città metropolitane alle Regioni si fa fatica a coordinare un vero piano di eradicazione dei pericolosi roditori», conferma Paolo Quaggio, presidente di Cia Venezia. i
E’ in programma sul tema un tavolo tecnico in Regione. Il vecchio piano triennale di gestione, in scadenza a fine dicembre 2019, è stato prorogato una prima volta al 31 dicembre 2020 e poi al 30 giugno di quest’anno. Per Cia Venezia è il momento di dire basta alle proroghe e predisporre un piano operativo e sburocratizzato. «Chiediamo agli enti preposti di riprendere il piano in mano» sollecita Quaggio «alla luce della proliferazione sul territorio, e di adottare soluzioni più consone per risolvere il problema».